È morta Gloria, secondo caso di suicidio assistito in Italia

Cronaca
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La 78enne era nella sua casa, è deceduta dopo essersi auto somministrata il farmaco letale. "Sono stata libera fino alla fine"

 

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La signora Gloria (nome di fantasia), paziente oncologica veneta di 78 anni, è morta ieri alle 10.25. Si tratta della seconda persona in Italia ad aver scelto di porre fine alle proprie sofferenze tramite l'aiuto alla morte volontaria, reso legale a determinate condizioni dalla sentenza della Corte costituzionale 242/2019 sul caso Cappato-Antoniani. Lo rende noto L'Associazione Luca Coscioni. "Gloria" è, inoltre, la prima persona nel nostro Paese ad aver ottenuto la consegna del farmaco e di quanto necessario da parte dell'azienda sanitaria.

Le sue parole

L’iter della donna aveva avuto un blocco burocratico a inizio giugno. Quando “Gloria” ottenne il via libera le sue parole furono queste: “Ho vissuto periodi pesanti con forza e volontà per affrontarli, fin dall'inizio ero informata che si prospettava un periodo difficile e così è andata, ed ecco la motivazione della mia richiesta di fine vita dignitosa. Ho avuto una vita libera, bella, quando deciderò di procedere con l'aiuto al suicidio per porre fine alle mie sofferenze nonostante tutto l'ultima parola per me sarà 'la vita è bella' e sono stata libera fino alla fine".

 

In Italia è la quarta volta che succede

Secondo il testo di legge si intende per morte volontaria medicalmente assistita "il decesso cagionato da un atto autonomo, con il quale si pone fine alla propria vita in modo volontario, dignitoso e consapevole, con il supporto e sotto il controllo del Servizio sanitario nazionale". Gloria è stata la seconda cittadina residente in Veneto, dopo Stefano Gheller, affetto da distrofia muscolare, ad aver ottenuto la verifica delle condizioni per poter accedere al suicidio assistito e il relativo parere favorevole da parte dell’azienda sanitaria e del comitato etico. In Italia è la quarta volta che accade.  

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Sono 7000 i cittadini veneti che hanno sottoscritto il testo

Il Veneto è la prima Regione d'Italia ad aver raggiunto, e poi depositato, la soglia delle firme necessaria per poter portare la proposta di legge regionale sul suicidio assistito in Consiglio regionale. Sono infatti oltre 7.000 i cittadini veneti che hanno sottoscritto il testo di "Liberi Subito", la proposta di legge regionale elaborata dall'Associazione Luca Coscioni per regolamentare l'aiuto medico alla morte volontaria su cui si stanno raccogliendo le firme anche in Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia. Analoga proposta verrà depositata in Basilicata e Lazio attraverso l'iniziativa dei Comuni ed è già stata depositata da consiglieri regionali in Sardegna, Puglia e Marche.  

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