Lodi, ha un malore mentre lavora sotto il sole: morto 44enne, la procura apre un'indagine

Cronaca

L'uomo stava lavorando alla segnaletica orizzontale presso una piazzola ecologica in una spianata di cemento che si estende su diversi metri quadrati, senza alberi

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Stava lavorando sotto il sole l'uomo di 44 anni morto ieri a Lodi dopo aver avuto un malore. Secondo quanto ha riferito il Comune, l'operaio era impegnato presso la piazzola ecologica che si trova in via Secondo Cremonesi nei lavori per la segnaletica orizzontale per conto di una ditta incaricata da Linea Gestioni A2A. La Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un'indagine conoscitiva in relazione al decesso. Non si è ritenuto invece, da parte della stessa Procura, di disporre nè un esame autoptico nè un esame tossicologico. La salma è già stata restituita alla famiglia.

Il malore

A quanto si è appreso, l'uomo ha avuto un malore poco dopo mezzogiorno mentre stava utilizzando vernice a spruzzo e i gradi centigradi percepiti in quelle ore erano più di 45 anche a causa dell'assenza di vento. L'operaio stava lavorando in una spianata di cemento che si estende su diversi metri quadrati, senza alberi. Quando è caduto a terra, un suo collega lo ha soccorso e ha allertato il soccorso sanitario. Sul posto sono arrivate un'ambulanza della Croce rossa, un'automedica, la polizia e l'Ats, sentita poi dal pm Roberto Fedelini della procura di Lodi. Il personale sanitario ha provato la rianimazione sul posto con il defibrillatore, poi ha portato l'uomo sull'ambulanza dove è stata tentata ancora la manovra. Il lavoratore è arrivato in ospedale ancora incosciente ed è stato preso in carico al pronto soccorso in codice rosso, in condizioni gravissime. Per oltre un'ora si è provato a rianimarlo in pronto soccorso, sotto l'aria condizionata, ma l'uomo è deceduto. 

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Cisl: "Dramma assurdo quanto evitabile"

Secondo Elena Maga, segretaria generale per Pavia e Lodi della Cisl, si è trattato di "un dramma assurdo quanto evitabile". Maga ha sottolineato che "c'è una circolare Inps che dice chiaramente che al di sopra dei 35 gradi centigradi, in edilizia, può scattare la cassa integrazione senza problemi. Poi, sotto il sole, in questa stagione, il lavoro su asfalto e cemento andrebbe messo in discussione e gestito assolutamente diversamente". Per la segretaria non bisognerebbe "sempre arrivare ai morti alle situazione estreme per cambiare le cose. Bisognerebbe fare articolazione oraria in modo diverso. Lavorare di notte". Maga ha anche annunciato che farà "un'interrogazione a Ats per vedere se venivano rispettate tutte le regole di lavoro e altrettanto faremo con la Prefettura. Non faremo passare inosservato questo lutto".

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