La guardia di finanza di Catanzaro, su direttiva della DDA, ha fermato quattro persone con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso. In uno degli alberghi sequestrati si sarebbero svolti incontri con Cosa Nostra per pianificare la strategia stragista
All'interno di una operazione finalizzata dalla guardia di finanza di Catanzaro, su direttiva della DDA, sono quattro le persone fermate con l'accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso. I soggetti sono sospettati di avere il controllo di alcuni villaggi turistici della Costa degli Dei, in provincia di Vibo Valentia. In uno dei complessi sequestrati, si sarebbero anche svolti alcuni incontri tra esponenti di Cosa nostra siciliana e della 'ndrangheta, finalizzati all'attuazione della cosiddetta strategia stragista. Nel corso degli incontri, che si sarebbero tenuti dopo gli omicidi dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i rappresentanti della mafia siciliana, secondo quanto hanno riferito alcuni pentiti, avrebbero proposto a quelli della 'ndrangheta di aderire alla strategia stragista.
Le accuse
L'operazione ha accertato il controllo da parte di una cosca di 'ndrangheta di alcuni villaggi turistici nella cosiddetta Costa degli Dei, in provincia di Vibo Valentia. Le persone fermate sono accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, usura, trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento della latitanza. Beni mobili ed immobili per un valore di 11 milioni e mezzo di euro, tra cui alcuni villaggi turistici del Vibonese, sono stati posti sotto sequestro. Nel provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza é compresa una serie di fabbricati, terreni, quote di partecipazione, complessi aziendali, ditte individuali ed autoveicoli. Le persone indagate nell'inchiesta sono, complessivamente, 14.