Centenario di Giacomo Matteotti, approvata all'unanimità legge per le celebrazioni

Cronaca

Ok definitivo alla proposta di legge che contiene le iniziative per l'anniversario della morte del deputato socialista assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924 a Roma. Al termine della votazione tutti i deputati si sono alzati in piedi ad applaudire

ascolta articolo

Approvata dall'Aula della Camera la proposta di legge che contiene le iniziative per le celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti, il deputato socialista assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924 a Roma. Il testo è stato approvato all'unanimità, con 253 voti a favore e nessun contrario. Al termine della votazione tutti i deputati si sono alzati in piedi ad applaudire. 

Le iniziative

Il testo individua le iniziative volte a promuovere e valorizzare la conoscenza e lo studio dell'opera e del pensiero di Matteotti, realizzate sulla base di un bando. Inoltre attribuisce un contributo straordinario di 50mila euro per due anni alla Casa Museo Matteotti di Fratta Polesine (Rovigo), luogo di nascita di Matteotti, e autorizza la spesa di 400mila euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 per realizzare le iniziative.

Il disegno di legge

"E' un disegno di legge dalla lunga storia e dal valore speciale quello che abbiamo l'onore di votare oggi, dedicato alla memoria e alla celebrazione della figura e del pensiero di un grande italiano, Giacomo Matteotti, a cento anni dal suo assassinio, che ricorrerà il prossimo anno". Così Valentina Grippo, deputata di Azione-Italia Viva e vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, annunciando il voto favorevole del gruppo. "E' importante - ha aggiunto - raccontare anche i luoghi che ricordano Matteotti, perché sono esemplari: il monumento che si trova a Riano (Roma), dove il 16 agosto 1924 fu ritrovato il corpo, il monumento sul lungotevere Arnaldo da Brescia e la Casa Museo di Giacomo Matteotti a Roma, l'archivio Matteotti ora a Firenze. Sono molti i luoghi ed è importante che tutti vengano conosciuti, valorizzati e, soprattutto, che diano corpo a quella parte che è forse la più significativa della legge, quella rivolta alle nuove generazioni, a quelle di oggi e a quelle che ancora devono nascere. Perché costruire una memoria viva che diventi partecipazione e impegno civico ha bisogno di appartenenza e immedesimazione. Le giovani generazioni, per rendersi conto di quello di cui stiamo parlando e per non considerarlo lettera morta o passato alle spalle, devono poter visualizzare gli atti eroici di Matteotti, la sua forza, perché solo così - ha concluso Grippo - potranno sentire questi valori, che sono immortali, come presenti e attuali".

Cronaca: i più letti