La ragazza aveva fatto ricorso: "Non hanno organizzato i corsi di recupero". La commissione richiamata al lavoro
Una studentessa del liceo Da Vinci di Trento è stata ammessa dal Tar agli esami di maturità malgrado insufficienze in fisica, scienze, diritto, matematica e italiano, che avevano portato alla non ammissione. Il tribunale amministrativo, con un decreto del presidente, ha deciso di ammetterla con riserva a delle prove suppletive per conseguire il diploma, che si svolgeranno nel mese di luglio. Alla base del ricorso della studentessa - spiega il quotidiano locale "il T"- il fatto che non sarebbero stati apprestati i previsti corsi di recupero per le materie in cui lei non aveva ottenuto la sufficienza nel corso dell'ultimo anno scolastico. Ed inoltre il fatto che la ragazza avrebbe nel frattempo già superato l'esame di ammissione all'Università di Trento per il corso di laurea in Economia Aziendale.
Il 27 luglio si riunirà il Tar
La motivazione sta tutta nel fatto che il danno per la giovane sarebbe troppo grande, visto che lei asserisce di essere già stata ammessa a un corso universitario di economia aziendale. Così il Tar ha deciso di accordarle l'ammissione alla maturità con riserva, nonostante un rendimento scolastico definito nel decreto "sostanzialmente discontinuo" e caratterizzato anche da assenze e ritardi. I legali della ragazza sono anche tenuti entro il 7 luglio a sanare un difetto di notifica e a comprovare l'effettiva ammissione all'università. Così la ragazza potrà sostenere la prova suppletiva in luglio e poi il collegio del Tar si riunirà il 27 luglio per decidere sulla richiesta di sospensiva della mancata ammissione.