Dopo 17 giorni ancora non si hanno notizie della piccola. La Procura indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, ma ancora non ci sono indagati
Verrà eseguito un test del dna per tutte le persone che al momento della scomparsa della piccola Kata vivevano nell'ex hotel Astor. A stabilirlo è stata la Procura di Firenze, che continua le indagini per sequestro di persona a scopo di estorsione. Al momento non risulta ancora nessun indagato. Il test del dna è stato disposto anche sui reperti sequestrati nelle stanze all'indomani dello sgombero. Secondo quanto si è appreso, i risultati di questi esami potrebbero servire per future comparazioni. Nel frattempo, per ricostruire il contesto in cui è sparita la bambina, i carabinieri continuano ad ascoltare, come persone informate dei fatti, gli ex occupanti della struttura.
Controllati anche i filmati delle telecamere
Al vaglio di investigatori e tecnici informatici anche i video delle telecamere dislocate anche oltre il quartiere di San Jacopino. La Procura, infatti, nei giorni scorsi ha disposto il sequestro dei filmati di tutti i dispositivi della città. Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha riferito che in totale sono circa 1600. "Abbiamo fatto un grandissimo lavoro sulla videosorveglianza, ora i filmati sono a disposizione delle forze dell'ordine, che con la procura conducono le indagini", ha detto. La speranza, controllando le immagini, è quella di scoprire particolari relativi al rapimento. Intanto continuanogli appelli ai rapitori e a chi potrebbe avere notizie da parte dei genitori della piccola. Ma finora sono rimasti tutti inascoltati.