Un collaboratore del ristorante di Panfilo Colonico ha reso noto che i banditi avrebbero consegnato un video alla Polizia in cui appare lo chef abruzzese in buone condizioni di salute. Intanto la famiglia fa sapere di non avere rapporti con lui da 20 anni
"Benny sta bene e non dobbiamo preoccuparci. I rapitori sembrano non essere intenzionati a fargli del male". Lo ha detto uno dei dipendenti del ristorante dello chef sulmonese, Panfilo Colonico, sequestrato nel suo ristorante in Ecuador nel pomeriggio dello scorso venerdì. Il dipendente dell'attività ha reso noto che i banditi avrebbero consegnato un video alla Polizia in cui appare il cuoco abruzzese in buone condizioni di salute, mentre parla con i suoi rapitori. "Siamo tutti scossi e aspettiamo impazienti che tutto si risolva nel migliore dei modi", ha concluso l'uomo.
La moglie e le figlie: "Nessun rapporto da oltre 20 anni"
Intanto emergono frizioni all'interno della famiglia dello chef. La moglie Marianna e le figlie Giulia e Ilaria hanno chiarito di non avere "più alcun rapporto con lui da oltre vent'anni" e di volersi dissociare "da questa vicenda che non vogliamo commentare". La moglie, intervistata dal Messaggero, ha parlato addirittura di "una messinscena". La partenza di Colonico da Sulmona, avvenuta qualche anno fa, pare sia stato un addio forzato legato proprio ad una situazione familiare ed economica insostenibile. Arrivato nel marzo del 2020 a Quito, era rimasto bloccato dal lockdown imposto dalla pandemia.
Avrebbe a carico diverse denunce per truffa
Dai primi riscontri della Farnesina, intanto, sembra che lo chef abbia a carico diverse denunce per truffa e che abbia contratto debiti con più persone. E ci sarebbero altre ombre nella storia di Colonico. Infatti, lo scorso gennaio, l'abruzzese era finito al centro di una sparatoria, in una zona non distante del suo ristorante. Storia che lui stesso commentò sui social affermando: "Tante cose sbagliate sono state dette sull'accaduto" e, spiegando, che si era trattato di un tentativo di furto della sua auto. Saranno le indagini in corso a stabilire se esiste o meno un nesso tra i due episodi.