Commissaria CdE a Lampedusa: "In Europa gravi violazioni dei diritti umani dei migranti"

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Alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, Dunja Mijatovic ha lanciato un'accusa ai Paesi del Vecchio continente: "Troppo spesso tollerato o sostenuto apertamente l'adozione di leggi e politiche che hanno progressivamente tolto le tutele alle persone in movimento"

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"Sono colpita dall'allarmante livello di tolleranza nei confronti delle gravi violazioni dei diritti umani dei rifugiati, richiedenti asilo e migranti che si è sviluppato in tutta Europa". Lo ha detto oggi, alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato, Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, organizzazione internazionale con sede a Strasburgo nata per proteggere i diritti umani e lo stato di diritto in Europa. 

Mijatovic è oggi a Lampedusa da cui ha iniziato una visita in Italia durante la quale avrà diversi incontri con le autorità e la società civile proprio sul tema dei diritti dei migranti.

"Notizie di violazioni così frequenti che passano inosservate"

"Le notizie di violazioni dei diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo e migranti sono ormai così frequenti che difficilmente vengono registrate nella coscienza pubblica", ha aggiunto la commissaria in una nota. "Da parte loro - ha sottolineato - i governi degli Stati membri del Consiglio d'Europa, anziché considerarsi reciprocamente responsabili sulla base di standard condivisi, hanno troppo spesso tollerato o sostenuto apertamente l'adozione di leggi e politiche che hanno progressivamente tolto le tutele dei diritti umani alle persone in movimento". "La loro attenzione collettiva alla deterrenza e al trasferimento della responsabilità a Paesi terzi ha creato un terreno fertile per pratiche che violano abitualmente i diritti dei rifugiati e dei migranti", ha proseguito la commissaria. 

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