Incidente a Roma, perquisizioni a casa dello youtuber indagato

Cronaca
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Vanno avanti le indagini degli inquirenti su quanto accaduto a Casal Palocco, dove una Lamborghini ha travolto una Smart citycar procedendo ad una velocità di 110 chilometri orari. Il padre del bambino rimasto ucciso nello scontro: "Ti ameremo per sempre". Il conducente, positivo ai cannabinoidi, è ora indagato per omicidio stradale. La Procura ha poi chiesto una consulenza tecnica su tutti e cinque i cellulari dei ragazzi che erano a bordo del Suv

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Una bravata, tanto poi si risolve tutto. Come riporta La Repubblica, sembrano essere state queste le parole con cui i genitori degli youtuber di “The borderline” avrebbero rassicurato i figli dopo quanto successo nel quartiere romano di Casal Palocco, dove ha perso la vita un bambino. “È incredibile, hanno rassicurato i figli”, ha raccontato Valerio, dirigente dell’asilo nido che frequentava il bambino che ha perso la vita. Sul corpo del piccolo, i pm di Roma disporranno l'autopsia. Si procede per omicidio stradale e lesioni e nel registro degli indagati è stato iscritto - per ora - solamente Matteo Di Pietro, il ventenne che era alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato con la Smart su cui viaggiava il bambino, insieme alla madre e alla sorellina, finite in ospedale. La piccola è stata dimessa dal Bambin Gesù e affidata alle cure della nonna paterna, mentre la mamma resta ancora al Sant'Eugenio. Di Matteo è risultato positivo ai cannabinoidi: i Carabinieri stanno perquisendo la sua abitazione. La Procura di Roma ha poi richiesto una consulenza tecnica su tutti e cinque i cellulari dei ragazzi che erano a bordo del Suv. Obiettivo di chi indaga è individuare, oltre ai video, anche i messaggi utili alle indagini e a ricostruire quanto avvenuto il 14 giugno scorso. Intanto, il padre del bimbo ha scritto un messaggio su Instagram: "Ti ameremo per sempre".

La velocità della Lamborghini e il racconto dei testimoni

"Erano due giorni che correvano come matti", raccontano i residenti della zona dell'incidente. Secondo i primi rilievi della polizia locale la Lamborghini utilizzata per la challenge “50 ore su una supercar”, quando ha colpito la Smart, correva a 110 chilometri orari, in una strada a doppio senso dove il limite è decisamente inferiore. Le strumentazioni di bordo del Suv forniranno il picco esatto e quante ore sono rimasti a bordo gli occupanti. "Non c'ero io alla guida", ha scritto su Instagram Vito Lo Iacono, membro del gruppo che aveva postato l’ultimo video prima della tragedia, irridendo le smart che “sono macchine da 300 euro”. Nonostante il tentativo di discolparsi, sono stati molti i messaggi di odio giunti in risposta sul suo profilo. Il Moige, movimento italiano genitori, ha intanto presentato richiesta formale per chiudere immediatamente i canali di TheBorderline da tutti i social e non limitarsi a renderli privati. Intanto, su Fb il titolare dell'autonoleggio Skylimit rent

dove è stato preso a nolo il suv Lamborghini dai cinque ventenni precisa: 

"Il nostro codice della strada (nello specifico l'art. 117) permette a chi ha la patente da più di un anno di guidare qualsiasi tipo di auto senza alcuna restrizione.

E noi abbiamo effettuato i controlli per garantire il rispetto di tale condizione anche in questa occasione".

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Le indagini

Intanto le indagini proseguono: sarà presto affidato ad un consulente il cellulare di Matteo Di Pietro, leader del gruppo e conducente al momento dell'impatto, sequestrato dagli inquirenti per capire se ci sono video girati nella fase precedente, durante o anche successiva. Altra domanda a cui andrà data risposta è quando Di Pietro, indagato per omicidio stradale, avrebbe consumato cannabis, sostanza alla quale è stato trovato positivo e che però potrebbe avere assunto anche nei giorni precedenti. Il Suv si è schiantato sulla Smart, secondo i rilievi e le testimonianze, mentre la mamma del piccolo stava girando a sinistra su via Mileto. I testimoni raccontano che una macchina si è fermata per fare svoltare la Smart e la Lamborghini l'ha superata schiantandosi sul citycar. La polizia locale ha poi chiesto al Consorzio di Casal Palocco l'acquisizione delle immagini delle telecamere che potrebbero aver ripreso l'incidente.

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