La donna è scomparsa da casa nel dicembre del 2021 e il suo cadavere è stato ritrovato poco distante dalla sua abitazione il 5 gennaio successivo. I parenti della vittima avevano chiesto il proseguimento dell'inchiesta, la Procura invece l'archiviazione
Nuove indagini, approfondimenti e consulenze sono stati disposti dal gip del Tribunale di Trieste, Luigi Dainotti, sul caso di Liliana Resinovich, scomparsa da casa nel dicembre 2021 e il cui cadavere è stato ritrovato poco distante da casa il 5 gennaio successivo con la testa avvolta in due sacchetti di plastica e il corpo chiuso in due sacchi, infilati uno dall'alto e l'altro basso. Il cadavere fu trovato nel boschetto dell'ex ospedale psichiatrico cittadino. I parenti della vittima avevano chiesto il proseguimento delle indagini, la Procura invece l'archiviazione.
La scomparsa di Liliana Resinovich
La mattina del 14 dicembre 2021 Liliana Resinovich, 63 anni, uscì di casa, in via Verrocchio, a San Giovanni, dove viveva con il marito Sebastiano Visintin, per andare da Claudio Sterpin, 83 anni, ex atleta, con cui la donna aveva una relazione affettuosa, ma dove non sarebbe mai arrivata. Il corpo di Liliana è stato trovato il 5 gennaio successivo in un boschetto poco distante da casa. Le indagini furono avviate in ritardo e fu merito del sito locale TriestePrima se il caso giunse all'attenzione delle cronache. Numerose sono state le perizie svolte sul cadavere e su vari materiali e reperti ma nessuna è riuscita a individuare né dove Liliana sia stata tra il giorno della scomparsa e quello del ritrovamento del corpo, né se sia stata uccisa ed eventualmente, da chi.
