Nave sequestrata al largo di Napoli, forze speciali italiane la liberano

Cronaca

Le nostre unità di stanza a Brindisi, con un blitz, hanno liberato un'imbarcazione turca con 22 persone di equipaggio che aveva subito un sequestro da parte di 15 migranti che erano a bordo. Alcuni di loro, armati, avrebbero tentato blitz nella plancia comando per dirottare la nave. La Brigata San Marco è intervenuta con gli elicotteri. "I dirottatori della nave sono stati catturati. Tutto è finito bene”, ha scritto il ministro della Difesa, Guido Crosetto

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Le forze speciali italiane, di stanza a Brindisi hanno liberato una nave turca con 22 persone di equipaggio sequestrata da 15 migranti che erano a bordo dell'imbarcazione al largo di Napoli. La notizia, nel tardo pomeriggio, è stata data dal  ministro della Difesa Guido Crosetto al “Forum in masseria”. L'azione delle forze speciali sarebbe terminata: gli uomini della Brigata San Marco sono intervenuti sulla nave Galata Seaways, calandosi da due elicotteri della Marina, per riprendere il controllo dopo che i 15 clandestini, una volta scoperti, hanno creato disordini. L'operazione, scattata quando il traghetto era all'altezza di Ischia, si è conclusa con la ripresa del controllo. Il gruppo di migranti ha tentato il sequestro di alcune persone dell'equipaggio all'interno della plancia di comando: dopo l'intervento della Marina, con i militari della Brigata San Marco, "i dirottatori della nave sono stati catturati. Tutto è finito bene”, ha scritto su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Tutto l'equipaggio della Galata Seaways è al sicuro in plancia. Secondo quanto si apprende l'operazione di bonifica della nave da parte della Brigata San Marco è durata alcune ore per cercare altri clandestini a bordo. Intanto la nave è stata condotta in rada a Napoli e uomini della Squadra Mobile della Questura, insieme alla Guardia di Finanza (Gico e Roan) e alla Capitaneria di Porto sono saliti a bordo. 

La cartina che indica dove si trova la nave al momento del sequestro
La cartina che indica dove si trova la nave al momento del sequestro - ©Ansa

Cosa sappiamo

Ad essere stato attaccato è l'equipaggio del mercantile turco Galata Seaways, nave cargo costruita nel 2010, che era partito dal porto di Topcular, in Turchia, il 7 giugno ed era diretto in Francia allo scalo portuale di Sete dove l'arrivo era previsto per domani. All'altezza del golfo di Napoli, dal tracciato della rotta che si ricava da siti specializzati, si vede una netta deviazione dal percorso previsto. I migranti che hanno fatto il sequestro erano clandestini nascosti a bordo del natante. A quanto si è appreso, gli assaltatori avevano delle armi bianche. Alcuni dei clandestini armati con quattro-cinque coltelli avrebbero tentato di entrare nella plancia di comando con l'intenzione di dirottare la nave. Il comandante della nave turca ha dato l'allarme e ha chiesto l'intervento dei soccorsi. La Guardia di Finanza e la Capitaneria hanno garantito la sicurezza in mare, mentre le forze speciali sono intervenute direttamente a bordo. L'intervento tempestivo del Battaglione San Marco ha sventato l'intenzione dei clandestini che sono stati bloccati.

Crosetto: dobbiamo dotarci di nuove forze speciali 

"Le forze armate di cui avevamo bisogno fino a due anni fa, sono del tutto diverse da quelle che ci servono ora" dopo che c'è stata l'invasione russa dell'Ucraina, e un ministro "deve tenere presente questo cambiamento" anche per quanto riguarda l'arruolamento "ci servono forze speciali rispetto a prima quando si faceva solo peace keeping", ha detto il ministro della Difesa Crosetto. "Nei prossimi decenni avremo bisogno di forze armate più simili alle forze speciali" e finora "non abbiamo mai parlato di 'riserva', come c'è ad esempio in Svizzera per non parlare di Israele", ha aggiunto il ministro dicendo che "bisogna pensarci", con l'ipotesi di una scelta volontaria.

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