Un ispettore e quattro agenti sono finiti ai domiciliari. Le accuse sono, a vario titolo, di tortura, lesioni aggravate, peculato, rifiuto e omissione di atti di ufficio e falso ideologico in atto pubblico. "È innegabile che tutti gli indagati, con le condotte descritte abbiano tradito la propria funzione”, ha scritto il gip nell'ordinanza che riporta anche di un caso in cui due agenti hanno usato una persona sottoposta a fermo "come uno straccio per pulire il pavimento"
Cinque poliziotti sono stati arrestati a Verona con l'accusa di tortura, lesioni aggravate, peculato, rifiuto e omissione di atti di ufficio e falso ideologico in atto pubblico. L'ispettore e quattro agenti sono finiti ai domiciliari. (IL PROCESSO - RIAPERTURA CASERMA LEVANTE)
La ricostruzione dei fatti
Secondo le accuse, gli agenti avrebbero in diverse occasioni picchiato persone fermate per strada nel corso di controlli, per poi truccare i verbali in modo tale da allontanare responsabilità e sospetti. Non si tratta di un caso isolato: oltre ai cinque arrestati, ci sono una decina di poliziotti indagati. Lo dimostra il trasferimento (alcuni per non aver impedito le violenze) nelle settimane scorse di una ventina di agenti per rilievi di natura penale e disciplinare.
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Persona fermata usata “come uno straccio per pulire il pavimento”
In uno dei casi di violenza che hanno portato agli arresti, due poliziotti sono accusati non solo di aver picchiato una persona sottoposta a fermo di identificazione, ma anche di averla costretto a urinare nella stanza fermati. Lo scrive il gip di Verona nell'ordinanza nei confronti degli indagati sottolineando che gli stessi l'hanno poi l'hanno spinta in un angolo facendola cadere a terra e usandola "come uno straccio per pulire il pavimento".
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Il Gip: “Agenti indagati hanno tradito la loro funzione”
"È innegabile che tutti gli indagati, con le condotte descritte abbiano tradito la propria funzione, comprimendo i diritti e le libertà di soggetti sottoposti alla loro autorità offendendone la stessa dignità di persone creando essi stessi disordine e compromettendo la pubblica sicurezza, commettendo reati piuttosto che prevenirli, in ciò evidentemente profittando della qualifica ricoperta, anche compiendo falsi ideologici in atti pubblici con preoccupante disinvoltura", ha scritto il gip di Verona, Livia Magri, nell'ordinanza di custodia cautelare.
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Vittorio Pisani: "Affronteremo momento con dignità e compostezza"
Il capo della polizia, Vittorio Pisani, ha commentato quanto accaduto: "Affrontiamo questo caso con dignità e compostezza". E ancora: "Ringrazio la procura della Repubblica di Verona per la fiducia accordata alla Polizia di Stato nel delegare alla locale Squadra Mobile le indagini riguardanti gli operatori appartenenti alla stessa questura. La levatura morale della nostra amministrazione ci consente di affrontare questo momento con la dignità e la compostezza di sempre".