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Funerali Jessica Malaj, ultimo saluto alla ragazza uccisa dal padre

Cronaca
©Ansa

La funzione si è svolta alle 10.30 nella chiesa di Gesù Divino Lavoratore, la stessa dove sabato 13 maggio si sono svolte le esequie dell'altra vittima, il 51enne Massimo De Santis

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Si sono celebrati oggi nella chiesa del Gesù Divino Lavoratore a Torremaggiore i funerali di Jessica Malaj, la ragazzina di 16 anni uccisa in casa dal padre Taulant Malaj nella notte tra il 6 e il 7 maggio scorsi. Ad accogliere la bara bianca anche la mamma di Jessica, Tefta, ferita ma sopravvissuta ai colpi del marito che ha anche ucciso un vicino di casa. Tefta, che è ricoverata nel Policlinico di Foggia ed è uscita solo per qualche ora, era arrivata in chiesa poco prima, sospinta su una sedia a rotelle e circondata da famigliari.

La madre di Jessica Malaj ai funerali della figlia - ©Ansa

I funerali

Ci sono anche gli studenti dei licei classici e scientifico di Torremaggiore (Foggia) ai funerali di Jessica. La giovane frequentava il liceo classico. "Era una ragazza solare, sempre sorridente - raccontano gli amici - ci incontravamo nei corridoi della scuola ed era sempre allegra". Poi due ragazzine si stringono in un abbraccio: "aveva tanti sogni Jessica, era felice quando la sera ci incontravamo in pineta. Ed ora il padre le ha portato via la gioia" della vita.

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Il parroco: "Hai dato la vita per amore della tua mamma"

"L'amore per la mamma, ti ha spinto a farti scudo col tuo corpo, e hai dato, come Gesù, la tua vita per lei, per amore", ha detto il parroco don Renato Borrelli nell'omelia. Il prete si è rivolto alla giovane vittima chiamandola "piccola e cara eroina, come assomigli a Gesù in quel tuo gesto". Poi don Borrelli ha aggiunto: "Oggi sei e sarai per sempre in Paradiso. La tua giovinezza adesso è fiorita per sempre in cielo".

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Il ricordo degli amici

"Quelle unghie lunghe che portavi sempre le hai tirate fuori per proteggere la tua amata mamma", è uno dei passaggi di una lettera letta al termine della cerimonia funebre da una delle migliori amiche di Jessica. "Manca la tua risata squillante che è contagiosa", ricordano i compagni di classe della 3A del liceo classico. "Nella nostra classe - dice un compagno - non è mai mancato il sole, anche nella tempesta. Ora però regna il silenzio". L'uscita del feretro dalla chiesa è stato accompagnato da un lungo applauso e dal lancio di palloncini bianchi e rossi e la scritta Jessica, mentre la mamma Tefta accarezzava la bara bianca della figlia.

Il feretro davanti al liceo

A conclusione del funerale un piccolo corteo composto da studenti e amici della 16enne ha accompagnato il feretro davanti al liceo classico Fiani-Leccisotti frequentato dalla giovane. Davanti ai cancelli uno striscione ricorda il carattere gioviale della ragazza: "Jessica insegna agli angeli a causare". "Causare significa - spiegano alcuni studenti - fare festa. Jessica era così, aveva sempre voglia di far festa e di divertirsi".