Via Fauro, Tescaroli a Sky TG24: "Maurizio Costanzo salvo per errore degli attentatori"

Cronaca

Lo ha confermato il procuratore di Firenze e pm nel processo di Capaci, in riferimento all’attentato ai danni del popolare presentatore, messo in atto il 14 maggio del 1993 nella Capitale. “Cosa Nostra ha dimostrato di non essere l'emblema della perfezione perché con riferimento all'attentato a Maurizio Costanzo vi è stato un errore per quel che attiene il momento dell'invio del segnale", ha detto

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Salvo a causa di un errore degli attentatori. Questa la sintesi di Luca Tescaroli, procuratore a Firenze e pm nel processo di Capaci, in riferimento all’attentato ai danni di Maurizio Costanzo, messo in atto il 14 maggio del 1993 nella Capitale. "Cosa Nostra e credo sia un dato inoppugnabile è entrata in campo con il tritolo per uccidere ed è riuscita a farlo. Il dato obiettivo è che ci sono 10 morti e ci sono 96 feriti alcuni dei quali hanno riportato ferite molto gravi e ci sono anche dei sopravvissuti”, ha spiegato a Sky TG24 a proposito dell’azione dinamitarda. “Cosa Nostra ha dimostrato di non essere l'emblema della perfezione perché con riferimento all'attentato a Maurizio Costanzo vi è stato un errore per quel che attiene il momento dell'invio del segnale. E ciò ha consentito al giornalista Maurizio Costanzo alla sua compagna e agli agenti di scorta di sopravvivere”, ha aggiunto.

Il cambio dell’auto

A cosa fu dovuto quel ritardo? “Anche al fatto che il presentatore televisivo aveva cambiato l'auto sulla quale viaggiava, un’esitazione che ha prodotto comunque almeno più di 20 feriti e la distruzione degli immobili, dei palazzi interessati dall'esplosione attorno a via Ruggero Fauro", ha poi concluso Tescaroli.

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