Il fidanzato di Giada Calanchini, la 22enne romana morta precipitando dal terzo piano di una abitazione di Bosa, in Sardegna, è indagato per istigazione al suicidio. Per la Procura di Oristano un atto dovuto che permette una serie di accertamenti tecnici utili alle indagini
E' indagato Nicola Tanda, il 25enne di Bosa presente la notte tra domenica e lunedì quando la sua ex ragazza, la 22enne romana Giada Calanchini, è caduta dal terzo piano della abitazione del centro dell'Oristanese. I due avevano fatto ritorno a casa dopo avere trascorso una serata in compagnia di amici. La ragazza è morta dopo 12 ore di agonia all'ospedale San Francesco di Nuoro.
Atto dovuto
La Procura di Oristano potrà compiere una serie di accertamenti tecnici come i rilievi sull'immobile del ragazzo ora sotto sequestro, sui telefonini dei giovani e anche in vista dell'autopsia sul corpo della 22enne che verrà eseguita all'ospedale San Martino di Oristano. Un esame che potrà accertare se le ferite riportate dalla ragazza nella caduta da un'altezza di una decina di metri, siano compatibili con il suicidio, ipotesi che prende sempre più corpo dopo le prime indagini degli investigatori.
Le indagini
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Giada aveva passato la serata insieme all'ex ragazzo e ad altri amici al Bosa Beer Festival, poi i due ex fidanzati sono ritornati a casa di lui in via Del Ginnasio, nel centro storico della cittadina. Qui probabilmente Giada, che si era trasferita in Sardegna qualche anno fa per amore del ragazzo, sperava in una ricomposizione della relazione di cui non avrebbe accettato la fine. Ma le cose non sarebbero andate per il verso giusto e a quel punto sarebbe salita sul terrazzo e si sarebbe buttata nel vuoto sotto gli occhi dell'ex fidanzato. Invano il tentativo del 25enne che avrebbe tentato in tutti i modi di salvarle la vita tirandola all'indietro.