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25 aprile, Festa della Liberazione. Mattarella: Costituzione figlia dell'antifascismo

©Ansa

Giornata di manifestazioni in tutta Italia. Il presidente della Repubblica ha deposto una corona all’altare della Patria, poi è stato Cuneo e ha reso omaggio a Borgo San Dalmazzo e Boves. La presidente Consiglio Giorgia Meloni in una lettera al Corriere della Sera: “Da molti anni i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo. Il frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane, l'affermazione dei valori democratici”

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Ronzulli: "È la festa di tutti gli italiani"

 "Oggi celebriamo il giorno in cui uomini liberi e coraggiosi lottarono e vinsero per rendere liberi anche tutti noi. Celebriamo il giorno in cui l'Italia ritrovò se stessa, salvata dall'oppressione nazifascista. È il momento del ricordo, del Paese che si riscopre comunità, di un'Italia unita che festeggia la fine di anni di sangue, oppressione e terrore", dice la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. "Questo - prosegue - dovrebbe accomunare tutti noi, perché il 25 aprile è la data simbolo di una liberazione che abbiamo conquistato a carissimo prezzo, grazie al sacrificio dei nostri padri, come ha ricordato il presidente Berlusconi. È una data di condanna contro ogni genere di totalitarismo. Noi ci arriviamo con lo stesso spirito unitario e pacifico di sempre. Malgrado la sinistra, già da due settimane, come ogni singolo anno, avesse cercato di incendiare gli animi, di fomentare rabbia e intolleranza, provando a trasformarla in un momento divisivo, in uno strumentale elenco di presunti buoni e cattivi, appropriandosi di una festa che non dovrebbe avere colore, se non quello del verde, del bianco e del rosso. Spiace constatare che invece nelle opposizioni ci sia chi veda solo il rosso e provi, lei sì, a spaccare il Paese".
- di Daniele Troilo

Dureghello: "Antifascismo è di tutti, sforzo per unità"

"C'è uno sforzo ogni giorno da parte di tutti per unire perché il 25 aprile è il giorno di tutti, non ci sono state differenze politiche, differenze di religione, veramente alcun distinguo in chi ha scelto in quei giorni di sacrificare la propria vita per donarci la libertà. Troviamo questo valore di unità, facciamo in modo che non ci sia nessuno che se ne appropri da una parte o dall'altra, non ci sono nostalgie. Si tratta del coraggio e del valore assoluto dell'antifascismo innegabilmente riconosciuto da tutti noi". Così la presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello in merito alla lettera della premier Giorgia Meloni sul 25 aprile al Corriere della Sera.
- di Daniele Troilo

Magi: "Necessario festeggiare il 25 aprile con la comunità ucraina"

Riccardo Magi, segretario di Più Europa, all'evento organizzato in occasione del 25 aprile al Pantheon dal suo partito, dalle associazioni partigiane e dagli ucraini in Italia, ha detto: "È giusto, necessario e naturale celebrare il 25 aprile. Per noi questi valori di libertà e democrazia sono indiscutibilmente antifascisti, ma è necessario festeggiare con la comunità ucraina in Italia perché quello che sta accadendo in Ucraina ormai da più di un anno è l'aggressione brutale e violenta di una nazione sovrana da parte delle mire di conquista".
- di Daniele Troilo

Il presidente della repubblica Sergio Mattarella e le altre cariche all'Altare della Patria (Ansa)

- di Daniele Troilo

Tajani e Rauti depongono corona a Fosse Ardeatine 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti hanno deposto una corona d'alloro sotto la grande targa commemorativa del Mausoleo dei Martiri alle Fosse Ardeatine a Roma. Presenti anche il vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri, il vice presidente della Camera Fabio Rampelli, il questore della Camera Paolo Trancassini, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente della regione Lazio, Francesco Rocca, rappresentanti dello Stato maggiore dell'esercito e l'assessora regionale Luisa Regimenti.
- di Daniele Troilo

Richetti: "Le istituzioni nascono dalla Liberazione"

"La lotta di Liberazione dall'orrore nazifascista ha rappresentato, e ancora oggi rappresenta, uno dei momenti più intensi della nostra storia nazionale. Il Paese tornava libero di progettare ed immaginare il proprio futuro: il pieno ripristino delle libertà personali e politiche, la tutela del lavoro, la promozione dell'impresa, tutto ciò che il regime fascista aveva soffocato, trovarono dignità all'interno della Costituzione repubblicana e antifascista - dice Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera - È incontrovertibile che le nostre istituzioni provengono dalla Liberazione, dalla lotta coraggiosa di chi si oppose alla barbarie pagando con la vita, proprio come oggi accade in Ucraina e in Iran, dove un popolo formidabile ed una generazione di giovani straordinari contrastano regimi totalitari. È questo è il significato del 25 Aprile che dobbiamo avere sempre chiaro per tramandarlo alle giovani generazioni: democrazia e uguaglianza sono beni preziosi ma purtroppo mai scontati, di cui avere cura giorno per giorno".
- di Daniele Troilo

Casini: "Il 25 aprile non sia trasformato in una festa di parte"

"Guai a chi, oggi, con comportamenti poco appropriati trasforma la festa della Liberazione, che è di tutti, in una festa di parte - dice l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini  in un'intervista a Il Messaggero - Il movimento di Liberazione è stato fatto da comunisti, socialisti, cattolici, azionisti, liberali". Non c'è dubbio "che la nostra Repubblica e la nostra Costituzione abbiano come elemento fondante l'antifascismo - osserva - Così come è indubitabile che se nel '48 avessero vinto Togliatti e i comunisti e non De Gasperi e i democristiani, non ci sarebbe stato probabilmente un regime democratico. Questo è così vero che le scelte atlantiche contestate dal Pci ai governi democristiani sono poi diventate patrimonio comune di tutta l'Italia". In ogni modo "è incontestabile che i resistenti erano dalla parte giusta e i ragazzi di Salò da quella sbagliata".

- di Daniele Troilo

Corone di alloro sui cippi commemorativi nel parco Piersanti Mattarella a Palermo 

Si è svolta nel parco Piersanti Mattarella a Palermo la cerimonia celebrativa del 78simo anniversario della Liberazione. Alla presenza dei vertici delle forze armate, delle forze di polizia territoriali, delle delegazioni dell'Anpi e delle associazioni combattentistiche e d'arma, e di numerosi cittadini, sono state deposte le corone d'alloro alla base dei cippi commemorativi dei martiri siciliani della Divisione Acqui e del comandante partigiano Pompeo Colajanni. Alla cerimonia hanno partecipato tra gli altri il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla il presidente dell'Anpi Ottavio Terranova e il presidente dell'Antimafia regionale Antonello Cracolici.
- di Daniele Troilo

Salvini cita Fallaci: "La libertà è un dovere"

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini in un post su Twitter per il 25 aprile cita una frase di Oriana Fallaci: "La libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere. Buon 25 aprile a tutti voi".
- di Daniele Troilo

Landini: "Grazie alla lotta al nazifascismo siamo liberi"

"La storia non si cambia, la storia è questa: che in Italia c'è stata una lotta per sconfiggere il fascismo e il nazismo e che grazie a quella lotta di resistenza e al sacrificio di quelle persone oggi siamo un paese libero", ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini, arrivando alle Fosse Ardeatine per la celebrazione del 25 aprile. "La storia non si cambia. I nostri valori sono questi. E credo che il valore dell'antifascismo è la condizione per aver avuto la democrazia - ha sottolineato - E oggi abbiamo bisogno di applicare quella Costituzione nata dalla resistenza e applicare quei principi e quei valori per non tornare al fascismo".
- di Daniele Troilo

Noemi Di Segni: "Celebrare il 25 aprile con senso di unicità"

Il 25 aprile, dice Noemi Di Segni, rievoca valori "che hanno unito l'Italia allora e che la uniscono oggi, da ravvivare e da tramandare, che siamo tutti indistintamente chiamati a difendere con la massima consapevolezza e responsabilità. Così come è giorno di festa, è giorno anche di bilancio e di responsabilità concreta. Bisogna agire concretamente "affinché nulla del passato possa risorgere e ripresentarsi come consuetudine fatta poi norma nella nostra realtà istituzionale, italiana ed europea". È una festa "anche di noi ebrei perché siamo parte integrante di tutte le fasi storiche del nostro Paese". Di Segni invita a celebrare il 25 aprile "con senso di unicità, per formare coscienze, educare i giovani. Dico unicità perché questa giornata riguarda unicamente la Liberazione dal nazifascismo, a ribadire un grazie profondo a chi ha combattuto per la liberazione del nostro Paese - i partigiani italiani, gli Alleati e a fianco a loro la Brigata Ebraica. Tutte le altre liberazioni o pretese di liberazione (vere o travisate) vanno celebrate o affrontate in altri giorni e altre sedi".
- di Daniele Troilo

Noemi Di Segni: “25 aprile festa di tutti gli italiani”

Il 25 Aprile del 1945 “significò poter uscire per le strade, guardare il sole, respirare senza avere il terrore di doversi nascondere per non essere uccisi, catturati, deportati. Ancora il 24 tutto questo era possibile. Nel giro di poche ore tutto cambiò: per gli ebrei, per i partigiani, per ogni italiano. Ed è impressionante pensarlo. Oggi il 25 Aprile è una festa di tutti gli italiani, un essenziale momento di identità nazionale. Una festa dell'intero Paese: non solo della sinistra o di chi è legato politicamente all'eredità della Resistenza”, spiega presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni, che riflette sul significato di questa giornata in un'intervista sul Corriere della Sera e un intervento su La Repubblica.
- di Daniele Troilo

Mattarella ha lasciato l'Altare della Patria, andrà a Cuneo

Mattarella ha lasciato l'Altare della Patria dopo aver deposto la corona di alloro al monumento del Milite Ignoto e aver salutato, tra gli altri, il sindaco di Roma Gualtieri, il presidente della Regione Lazio Rocca e i massimi vertici militari e le associazioni combattentistiche d'arma. Il capo dello Stato sarà a Cuneo per deporre una corona al monumento alla Resistenza poi visiterà il Museo Casa Galimberti. Nel pomeriggio andrà al Memoriale della Deportazione a San Dalmazzo e poi a Boves al monumento alla Resistenza.
- di Daniele Troilo

Mattarella ha deposto la corona all'Altare della Patria

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto la tradizionale corona d'alloro al monumento del Milite ignoto all'Altare della Patria.
- di Daniele Troilo

Mattarella all'Altare della Patria, accolto dall'Inno 

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all'Altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile. Ad accoglierlo il ministro della Difesa Guido Crosetto e, tra gli altri, il capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone. Il capo dello Stato ha ricevuto gli onori militari e, successivamente, ha ascoltato l'Inno nazionale. Già presenti le massime autorità istituzionali: la premier Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente della Camera Lorenzo Fontana, a cui il presidente della Repubblica ha stretto la mano prima di salire all'Altare della Patria.
- di Daniele Troilo

Meloni con La Russa e Fontana all'Altare della Patria 

Per le celebrazioni del 25 aprile all'Altare della Patria sono arrivati il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e, tra gli altri, la presidente della Corte Costituzionale Costituzionale Silvana Sciarra.
- di Daniele Troilo

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini depone una corona al Mausoleo delle Fosse Ardeatine (Ansa)

- di Daniele Troilo

Paola Del Din, chi è la partigiana "Renata" celebrata da Giorgia Meloni

Prima donna paracadutista d'Italia, affrontò numerosi e rischiosi incarichi come staffetta e informatrice. È l'unica ad aver compiuto un lancio di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale. LEGGI L'ARTICOLO
- di Daniele Troilo

Perché si festeggia il 25 aprile

Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione militare tedesca dell’esercito nazista, avvenuta nel 1945. In realtà, la fine della Seconda Guerra Mondiale nel nostro Paese venne formalizzata qualche giorno dopo, il 29 aprile, quando venne firmata la Resa di Caserta, il documento che attesta il termine della Campagna d’Italia dei tedeschi e la resa incondizionata dei soldati di Salò. Il documento acquisì efficacia il 2 maggio dello stesso anno (LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO).
- di Daniele Troilo

Mattarella: "Bene l'impegno a tener viva memoria"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri, nel corso dell'incontro al Quirinale con una rappresentanza delle associazioni combattentistiche e d'arma, nella ricorrenza del 78esimo anniversario della liberazione, ha lodato "l'impegno e la determinazione che le vostre associazioni impiegano ogni giorno per tener viva la memoria di un periodo tra i più drammatici della nostra storia contribuendo in ampia misura a far conoscere e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà che permisero la liberazione dell'Italia dall'oppressione nazi-fascista".
- di Daniele Troilo