Giornata di manifestazioni in tutta Italia. Il presidente della Repubblica ha deposto una corona all’altare della Patria, poi è stato Cuneo e ha reso omaggio a Borgo San Dalmazzo e Boves. La presidente Consiglio Giorgia Meloni in una lettera al Corriere della Sera: “Da molti anni i partiti che rappresentano la destra in Parlamento hanno dichiarato la loro incompatibilità con qualsiasi nostalgia del fascismo. Il frutto fondamentale del 25 Aprile è stato, e rimane, l'affermazione dei valori democratici”
Mattarella: "La Costituzione nacque dove caddero i partigiani"
Mattarella a Cuneo ha poi detto: "Se volete andare in pellegrinaggio, nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati, dovunque è morto un italiano, per riscattare la libertà e la dignità: andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione". È Piero Calamandrei che rivolge queste parole a un gruppo di giovani studenti alla Società Umanitaria, a Milano, nel 1955".
Mattarella: "Nemici della libertà troverebbero patrioti pronti"
"Come recita la lapide apposta al Municipio di questa città, nell'ottavo anniversario della uccisione di Galimberti, se mai avversari della libertà dovessero riaffacciarsi su queste strade troverebbero patrioti. Come vi è scritto: 'morti e vivi collo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre Resistenza. Viva la Festa della Liberazione!'". Così il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha chiuso il suo intervento da Cuneo in occasione del 25 aprile.
La Russa: "Ricordiamo sconfitta fascismo e valore resistenza"
"Oggi 25 aprile, per l'Italia è un giorno molto importante: è il giorno nel quale viene ricordata la Liberazione dall'occupazione nazista nella Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del fascismo", ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, alla Conferenza dei Parlamenti dell'Ue, a Praga. "Insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle Alte Cariche dello Stato questa mattina ho solennemente testimoniato all'Altare della Patria l'impegno e il sacrificio per la libertà e l'indipendenza così come il valore assoluto della Resistenza nel superare la dittatura e nel ridare all'Italia la democrazia".
Fotografie della Liberazione "svegliano" Riccione
Le immagini della Liberazione ad avvolgere i muri di Riccione. La città romagnola si è risvegliata così nel giorno del 25 aprile, con una serie di fotografie, ingrandite e stampate, installate nel corso della notte con la tecnica della poster-art. Gli scatti risalgono agli anni Quaranta e rievocano scene e persone del tempo della liberazione dal nazifascismo. "Abbiamo focalizzato la nostra ricerca sulle immagini che rappresentano le azioni, i gesti e i volti dell'Italia nel tempo della Liberazione - dicono gli autori del progetto, due artisti del territorio, Andrea Mantani e Marco Migani, alias Inserirefloppino - Il nostro intento è stato quello di trasmettere tutte le fatiche e le perdite, ma anche le gioie, nei sorrisi e negli sguardi di un popolo che arrivato al traguardo di una guerra è pronto a ripartire". Per l'installazione delle immagini fotografiche sono stati scelti alcuni luoghi simbolici della città, come il municipio e l'ospedale Ceccarini. Ad autorizzare l'iniziativa, il Comune di Riccione. "Una mappa fotografica fatta di ritratti, scorci, sguardi e stralci di album e di diari per mantenere viva la memoria della Resistenza, attraverso la promozione culturale e la diffusione di una cultura di pace", la definisce la vicesindaca con delega alla Cultura, Sandra Villa.
Anpi Bari: "La resistenza è cominciata qui'
"La resistenza è cominciata nelle regioni meridionali. Già il 9 settembre 1943, un giorno dopo l'armistizio e con l'inizio della sanguinosa ritirata delle truppe naziste, il porto di Bari fu salvato dalla distruzione grazie all'iniziativa del generale Nicolò Bellomo. E nella città vecchia furono i ragazzi, i soldati, i marinai, i civili a resistere ai tedeschi. Ma anche a Bitetto, Barletta, e in altri centri pugliesi furono in tanti a donare la vita per combattere contro gli invasori". A dirlo è Pasquale Martino, presidente del comitato provinciale dell'Anpi Bari, al Sacrario militare dei caduti d'Oltremare per la celebrazione della festa della Liberazione. "Prima ancora dell'insurrezione militare di Matera e Napoli, la resistenza ha aggiunto - è cominciata nelle nostre terre, che ne hanno preso parte per prime. Ricordiamo i caduti antifascisti della strage di via Niccolò Dell'Arca, ma anche le vittime pugliesi del massacro di Cefalonia. Quello nato nel 1943 fu un antifascismo nuovo, giovane, che si legò a quello storico durato per tutto il ventennio. Ed è un antifascismo incardinato nella Costituzione, per il quale fu Aldo Moro a lottare durante l'assemblea costituente. Disse che non si poteva fare una Costituzione 'afascista, cioè non possiamo prescindere da quello che è stato nel nostro Paese un movimento storico di importanza grandissima, il quale nella sua negatività ha travolto per anni le coscienze e le istituzioni'. Ricordiamolo sempre. Viva il 25 aprile, viva la Repubblica, viva l'Italia".
Salvini omaggia i caduti Usa in cimitero Firenze
"Il Vicepremier e Ministro Matteo Salvini ha reso omaggio ai caduti per la libertà che riposano nel cimitero americano di Firenze: si tratta di 4.399 soldati statunitensi uccisi durante la seconda guerra mondiale, e in particolare nei combattimenti che seguirono la liberazione di Roma". Lo rende noto lo staff del vicepremier secondo cui "Salvini, in forma privata, ha voluto sottolineare l'apporto decisivo degli Alleati durante la Liberazione dal nazifascismo: ha deposto una corona di fiori e si è raccolto in preghiera".
Casellati a Padova: "Oggi la festa di democrazia e libertà"
"Sono in piazza, come ogni anno, a celebrare la Liberazione, la festa della democrazia e della libertà, il giorno che ci ricorda la sconfitta del nazifascismo e la riaffermazione dei principi e dei valori da cui è nata la Repubblica Italiana", dice da Padova la ministra delle Riforme Istituzionali e della Semplificazione Normativa, Elisabetta Casellati. "Principi e valori che ritroviamo nella nostra Costituzione - aggiunge - e che mi rimandano alle parole e agli insegnamenti di mio padre, partigiano liberale condannato a morte dal regime e liberato proprio il 25 aprile del 1945". "Oggi festeggio ricordando il coraggio e il sacrificio di chi nella Resistenza si è battuto ed è morto per costruire il nostro Paese nel segno della libertà e della democrazia - conclude Casellati -. Tramandare la storia alle future generazioni è fondamentale per non dimenticare gli orrori dei totalitarismi e il lascito dei nostri costituenti".
Bonino: "Surreali le polemiche dei giorni scorsi"
"Il 25 aprile è di tutti, ucraini compresi". Così Emma Bonino all'evento organizzato in occasione del 25 aprile al Pantheon. La leader di Più Europa ha ricordato "tutte le tensioni e le guerre che ci sono anche altrove, come in Sudan per esempio". Bonino ha quindi definito "surreali" le polemiche dei giorni scorsi sulla festa della Liberazione.
Mattarella al parco della Resistenza di Cuneo
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato al parco della Resistenza di Cuneo per le celebrazioni del 25 aprile accompagnato dal ministro della Difesa Crosetto e dal capo di Stato maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone. Il presidente ha deposto una corona d'alloro al monumento dello scultore Umberto Mastroianni in memoria della Resistenza, trattenendosi per un momento di raccoglimento.
Urso: "Riaffermiamo i valori della Costituzione"
"Insieme alla Comunità ebraica di Roma a Porta San Paolo, per celebrare il 25 aprile, la Festa della libertà. Uniti nella memoria comune per riaffermare i valori della Costituzione in cui tutti ci riconosciamo". È quanto scrive il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso su Twitter.
Slogan contro Valditara da Rete Studenti a Milano
Piccola contestazione di Rete Studenti Milano nei confronti del ministro all'Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara che si trova in città per deporre alcune corone in omaggio ai caduti in occasione del 25 aprile. Un gruppo di poco più di una decina di studenti ha contestato il ministro al termine della deposizione delle corone al sacrario dei caduti milanesi, vicino all'Universitá Cattolica. Il gruppetto è stato tenuto a distanza dalle forze dell'ordine e ha urlato i suoi slogan al termine della deposizione delle corone. Gli studenti hanno contestato la presenza del ministro al sacrario dei caduti spiegando che avrebbe dovuto rendere omaggio ai partigiani morti per la libertà.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso della cerimonia della brigata Ebraica (Ansa)
Piantedosi a Castelvetrano per cerimonia auto scorta Falcone
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi è arrivato a Castelvetrano, nel Trapanese. L'elicottero della Polizia è atterrato nell'elisuperficie dell'ospedale cittadino e Piantedosi sta raggiungendo ora il Sistema delle piazze. Il rappresentante del governo Meloni partecipa oggi alla cerimonia di disvelamento della teca che contiene la "Quarto Savona 15", i resti dell'auto di scorta saltata in aria nella strage di Capaci del 1992. Con Piantedosi a Castelvetrano è arrivato anche il prefetto Francesco Messina che guida la divisione Anticrimine della Polizia di Stato. Ad accogliere Piantedosi il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano.
Valditara: "Spero che oggi sia una giornata di unità"
"Mi auguro che la politica non si divida mai. Spero che oggi sia una giornata di unione e di unità, una bella testimonianza di coesione e di serenità, di celebrazione dei nostri valori costituzionali", ha detto il ministro all'Istruzione e al Merito Giuseppe Valditara parlando delle celebrazioni del 25 aprile a margine della deposizione delle corone a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, che celebrano la Medaglia d'oro della Resistenza alla città. Valditara ha deposto davanti al Comune una corona di alloro da parte del suo ministero. "Ci tenevo in modo particolare che ci fosse una corona di alloro in rappresentanza del mio ministero - ha spiegato -, perché la scuola svolge un ruolo fondamentale come presidio democratico e come testimonianza dei valori della nostra Costituzione. Una Costituzione che mette al centro la persona e una Costituzione che è la risposta più bella alla dittatura nazi fascista. Quindi oggi è una grande festa della libertà, una festa che deve unire tutti gli italiani. Una festa che celebra la sconfitta del fascismo e il ritorno della democrazia e il ritorno della libertà". Ai giornalisti che gli hanno fatto notare come la definizione festa della libertà sia contestata da alcuni, il ministro ha riposto che è una "festa della libertà perché il fascismo aveva conculcato le libertà individuali. Non dimentichiamoci che una delle tante colpe del fascismo è stata proprio quella di avere conculcato le libertà e quindi dico festa della libertà - ha concluso -.Ovviamente noi celebriamo la liberazione ma è anche una grande festa di democrazia e libertà".
Tajani: "La libertà è valore che non conosce divisioni"
"La libertà è un valore che non può conoscere frontiere o divisioni di parte. Abbiamo il dovere di difenderla ogni giorno con le nostre azioni", ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un breve punto stampa dopo le celebrazioni del 25 aprile al Mausoleo dei Martiri alle Fosse Ardeatine. "È la giornata per la commemorazione della Liberazione dal nazifascismo, questo è il luogo dove tutti questi caduti hanno riscattato l'onore dell'Italia", ha risposto Tajani a chi chiedeva se oggi si celebrassero i valori dell'antifascismo. "Non è il luogo dove fare polemiche - ha aggiunto il ministro - ma dove difendere i valori e rispettare il dolore delle famiglie".
Serracchiani: "Libertà e giustizia sono un dono senza prezzo"
"Libertà e giustizia sono un binomio indissolubile cementato dalla democrazia: questo è il dono senza prezzo ricevuto da tutti i combattenti, da tutti quanti con le armi o in altro modo si opposero consapevolmente alla dittatura fascista e all'occupazione nazista. Dai pochi accademici che rifiutarono il giuramento di fedeltà al regime ai molti giovani caduti per un ideale che loro hanno reso grande, agli esuli che hanno pensato un'Italia nuova". È il pensiero della deputata Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria nazionale del Pd, in occasione del 25 Aprile. "Celebrare la Liberazione significa ricordare - prosegue la parlamentare dem - il tempo e il modo in cui la libertà è stata soffocata dalla dittatura, la giustizia è stata asservita a quel potere e trasformata in arbitrio e sopruso. Ripetiamo senza tregua che non c'è libertà senza giustizia, come non c'è pace senza giustizia. Siamo intransigenti su questo, dentro e fuori i confini d'Italia e d'Europa perché - conclude - abbiamo provato sulla carne viva dove porti cedere alla violenza".
Calenda: "Celebriamo libertà e Resistenza"
"Oggi celebriamo non la resistenza e basta, ma i valori della libertà e della Resistenza. E quindi questo è lo spirito con cui oggi bisogna pensare a chi resiste davvero", ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, arrivato all'evento organizzato in occasione del 25 aprile al Pantheon. "Ricordare sempre a tutti - prosegue Calenda - i valori della resistenza, come fa una parte della sinistra, ma contemporaneamente come fa Conte chiedere di smettere di sostenere l'Ucraina è una contraddizione".
Mille persone in corteo a Palermo
È partito il corteo, con un migliaio di persone, dal parco Piersanti Mattarella a Palermo diretto a piazza Verdi in occasione dell'anniversario della Liberazione. Sfilano esponenti sindacali e dell'Anpi, cittadini che hanno partecipato alla cerimonia deposizione delle corone di alloro sulla lapide che ricorda i fatti di Cefalonia e al cippo di Pompeo Colajanni, il comandante Barbato della Resistenza, liberatore di Torino. Nel pomeriggio, ai cantieri culturali della Zisa, in programma dibattiti, spettacoli e concerti.
Sala: "La lettera di Meloni non aggiunge nulla"
"Parlo con rispetto della presidente Giorgia Meloni però anche oggi la lettera al Corriere della Sera cosa aggiunge? Cosa cambia rispetto a quello che abbiamo sempre sentito dire? Assolutamente nulla. Invece camminare in mezzo alla gente è qualcosa che fortifica la comunità e abbiamo bisogno di fortificare la comunità". A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della deposizione delle corone che celebrano la città come Medaglia d'oro della Resistenza, parlando dell'atteggiamento del governo nei confronti del 25 aprile. Ai giornalisti che gli hanno fatto notare come gli esponenti del governo facciano interviste e mandino lettere ai giornali per parlare della Liberazione ma poi non si presentano alle celebrazioni, Sala ha risposto: "Penso che non sarebbe così difficile uno, dirsi antifascisti: è così difficile? Due, essere presente in mezzo al popolo in giornate del genere. Ma se decidono di non farlo purtroppo c'è un po' da allargare le braccia - ha commentato - Ogni anno si ripropone la stessa questione. Le interviste e le lettere ai quotidiani onestamente non servono a nulla. Anche perché non è che dicano granché". "Il governo non è che cambia atteggiamento. Forse un po' più di attenzione ci sarebbe voluta, ma io non è che mi aspettavo granché di diverso".