Figli coppie gay, regolamento Ue bocciato in Senato

Cronaca

La commissione Politiche europee ha respinto la proposta per il riconoscimento dei diritti dei figli anche delle coppie omogenitoriali e l'adozione di un certificato europeo di filiazione. La risoluzione, presentata dal senatore Giulio Terzi (FdI), è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari

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La commissione Politiche europee del Senato ha bocciato la proposta di regolamento europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l'adozione di un certificato europeo di filiazione. La risoluzione della maggioranza, contraria alla proposta di regolamento e presentata dal relatore, il senatore Giulio Terzi (FdI), è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari. Compatte sul no tutte le opposizioni. (STOP DELLE REGISTRAZIONI DEI FIGLI A MILANO)

Il regolamento Ue bocciato

Il testo della risoluzione presentata da Terzi, che è anche presidente della commissione, e condivisa dalla maggioranza sostiene che l'obbligo di riconoscimento del certificato Ue di filiazione non rispetti i principi di sussidiarietà e proporzionalità, per cui se venisse adottato sarebbe un'invasione del diritto europeo su quello nazionale. In particolare sulla maternità surrogata, forma di procreazione assistita a cui ricorrono coppie gay ed eterosessuali attualmente vietata in Italia e che si pensa venga aggirata con il via libera alla proposta di regolamento. Posizione opposta da parte delle minoranze. In particolare M5s, Terzo polo e Pd hanno depositato altrettante contro-risoluzioni e nel pomeriggio hanno chiesto di rinviare il voto a domani per convergere su una posizione unitaria a favore del regolamento Ue.

Anti-abortion protesters demonstrate with banners reading 'My heart beating means I am alive' in front of the Spanish Congress, in Madrid on February 16, 2023 as Spain prepares to approve a transgender rights law  which also provides for increased access to abortion in public hospitals. - As Spain prepares to adopt a law simplifying the process for self-identifying as transgender, other early adopters are applying the brakes over the complexities involved in this highly sensitive issue. The law is set to be passed on February 16, 2023, to approve a transgender rights bill letting anyone 16 and over change gender on their ID card. That will make it one of the few nations to allow it with a simple declaration. (Photo by OSCAR DEL POZO / AFP)

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"Il parere della maggioranza mette l'Italia accanto a Polonia e Ungheria restringendo l'ambito dei diritti. Questo regolamento proposto dall'Unione europea non andava a intaccare per nulla ordinamenti e leggi italiane ma semplicemente faceva in modo che i figli, con uno status di figli in un determinato Paese della Ue, potessero avere lo stesso status di figli nel Paese europeo dove si spostano con i loro genitori, quindi mettendo al primo posto sempre il diritto prioritario dei minori. La maggioranza non ci ha sentito e addirittura ha posto il tema che così si aprirebbero le porte alla maternità surrogata. Noi abbiamo ricordato in tutti i modi che non è il regolamento l'oggetto della discussione su quel tema", ha detto a capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi uscendo dalla commissione Politiche Ue. "La cosa che ci amareggia di più è che, come opposizione, abbiamo presentato 3 proposte - ha aggiunto - e chiesto di avere tempo per poterle unificare, essendo proposte molto simili, che potevano rafforzare un lavoro con la maggioranza che però non ha voluto sentirci".

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"Con questa decisione Giorgia Meloni e i suoi adepti si assumono una responsabilità clamorosa: portare un Paese come l'Italia sull'asse di Orban e della Polonia sulla materia di diritti, mettendo sempre più in crisi la posizione dell'Italia sui tavoli europei. Oggi è un brutto giorno per la democrazia", hanno invece commentato i senatori del M5S membri della commissione Politiche Ue al Senato, Dolores Bevilacqua e Pietro Lorefice. "Quello andato in scena oggi pomeriggio in commissione Politiche Ue del Senato è stato l'emblema del peggior teatrino ideologico tipico del repertorio della destra - hanno aggiunto - Hanno continuato a sventolare ossessivamente la bandierina del pericolo di una apertura del nostro ordinamento alla maternità surrogata, quando il regolamento Ue non c'entra nulla con questo, ma semplicemente andava a riconoscere ai bambini gli stessi diritti su tutto il territorio europeo. È avvilente vedere come questa maggioranza sia in grado di strumentalizzare qualsiasi cosa passando sulla carne viva delle persone, in questo caso addirittura dei bambini".

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