Michele Ferraris, membro della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora è intervenuto, ai microfoni di Sky TG24 denunciando una situazione sempre più grave: "Rispetto a un dato di qualche anno fa che parlava di 50.000 persone senza dimora, dobbiamo pensare ad un aumento del 20-25%"
Sono definiti nuovi poveri, con numeri sempre in costante aumento, spesso invisibili alla società, proprio perchè non rientrano nella definizione standard di "persone senzatetto", eppure vivono in condizioni di grave indigenza e, soprattutto, di solitudine. Ci sono inoltre anche tanti giovani tra di loro, come ha evidenziato Michele Ferraris, membro della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora a Sky TG24 (Persone senza fissa dimora, quanti e in che condizioni sono. I dati - VIDEO).
Viaggio tra gli invisibili
“I numeri delle persone senza dimora aumentano - ha dichiarato Ferraris - non c’è un dato scientifico che lo attesta, ma il riscontro che abbiamo è evidente, ed è evidente anche a chi gira per strada e può cogliere quello che sta accadendo alla società. C’è una tendenza alla spinta verso il basso che porta sempre più persone a finire in uno stato di grande emarginazione e povertà estrema”. Ancora Ferraris: "Le grandi città attirano ma poi creano una sorta di prigione, di dipendenza e di circuito negativo. A molte di queste persone manca essere ascoltate, ovvero qualcuno che chieda semplicemente come stiano, creando quel senso di comunità che viene a mancare e porta le persone a sentirsi in solitudine, perché in una situazione di totale abbandono. Questi invisibili non si notano, perché non sono persone sporche o con la barba inginocchiate per terra a chiedere l’elemosina come vuole il luogo comune".
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Un aumento del 25% negli ultimi anni
Un dato risalente a qualche anno fa parlava di circa 50.000 persone senzatetto in Italia: "Numeri assolutamente obsoleti - ha sottolineato Ferraris - a percezione c’è un aumento degli ultimi anni su quel numero di un 20-25%, e noi auspichiamo che si possa fare un nuovo censimento, ma non un censimento di una notte, ma strutturale per avere un quadro più preciso".
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Senzatetto ma con un lavoro
Quello che può stupire è che diverse di queste persone vivono in questa condizione nonostante abbiano un lavoro. “Ci sono tantissime situazioni dove ci sono persone che sono senza dimora anche avendo un lavoro, soprattutto a causa di una separazione, e con lo stipendio che hanno non riescono a mantenere con gli alimenti la famiglia e una seconda casa" sottolinea Ferraris. "Lì servirebbe un aiuto concreto, perché in queste condizioni queste persone rischiano anche di perdere il lavoro e non solo. ll dato sulle morti per strada non è scientifico ma reale, è un dato concreto, le persone che muoiono sono aumentate perché c’è una spinta verso il basso che porta le persone disperate a vivere in condizioni di salute precaria e abbandono", e a volte - conclude - anche a morire.