Inchiesta sul Covid, tribunale dei ministri archivia posizioni di Conte e Speranza

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Archiviate anche le posizioni degli ex ministri Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede, indagati in seguito alle denunce da parte di associazioni dei familiari delle vittime, di consumatori e di alcuni sindacati per la gestione delle prime fasi della pandemia. Si apre però un nuovo filone a Roma

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Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato la posizione dell'ex premier Giuseppe Conte e degli ex minsitri Roberto Speranza, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede, indagati in seguito alle denunce da parte di associazioni dei familiari delle vittime, di consumatori e di alcuni sindacati per la gestione delle prime fasi della pandemia di Covid-19 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

L'inchiesta sulla pandemia

Gli ex rappresentanti dell'esecutivo erano indagati tra l'altro per epidemia colposa e omicidio colposo in seguito alle denunce presentate, a partire già dal marzo 2020, in cui si ipotizzavano "le inefficienze e i ritardi del governo nell'adozione delle misure organizzative e restrittive necessarie a fronteggiare l'emergenza Covid".

 

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Un nuovo filone: stralcio atti da Bergamo a Roma

Intanto però una parte degli atti della maxi indagine della Procura di Bergamo sul Covid è stata trasmessa alla Procura di Roma per competenza territoriale. Secondo quanto si apprende, gli atti riguardano il mancato aggiornamento del piano pandemico e vedono indagati a Bergamo gli ex ministri della sanità Speranza,  Lorenzin, Grillo e una serie di tecnici del Ministero. I Pm romani ora vaglieranno le posizioni e decideranno se procedere ad una nuova iscrizione anche a Piazzale Clodio. 

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