"Grata di aver fatto quella conoscenza ma negli anni dopo mi sono pentita di essere capitata in quella casa", dichiara la 30enne di origine marocchina a proposito di Silvio Berlusconi. " In lui non ho mai visto il politico, né il potere e quello che lo circonda", afferma la giovane alla presentazione del libro sulla sua vita
"Dal presidente Berlusconi mi sono sentita estremamente rispettata per quello che sono". Ed ancora: "In lui non ho mai visto il politico, né il potere e quello che lo circonda". Un rapporto di affetto quello tra Ruby e Silvio Berlusconi. Così lo descrive Karima presentando il libro sulla sua vita in un hotel di Milano. "Sono sicura che Berlusconi provi per me affetto perché sono tra le poche persone che gli ha mostrato gratitudine. In me ha visto una buona persona" ha detto durante la presentazione della sua biografia “Karima”, scritta con la giornalista Raffaella Cosentino. "Non ho mai ricevuto milioni di euro, altrimenti non sarei nemmeno rimasta in Italia a soffrire tutto quello che ho sofferto", ha risposto così ai giornalisti a proposito delle somme che avrebbe ricevuto, secondo l'accusa, dal leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, assolto ieri al termine del processo Ruby ter.
Karima: "Le mie bugie erano una difesa dalla vita di strada"
"Le bugie erano una difesa dalla vita di strada, un metodo che utilizzavo fino a quando non mi sono potuta concedere il lusso di non dover difendermi più. Non credo di aver sbagliato, perché l'unica cosa realmente sbagliata è stata capitare nel posto giusto ma nel momento sbagliato". Così, il giorno dopo l'assoluzione nel processo Ruby ter, Karima El Mahroug ha risposto alle domande dei giornalisti prima della presentazione del libro che racconta la sua vita. "Con il senno del poi mi sono pentita di essere entrata a casa di Berlusconi” ha aggiunto Karima, assolta dall'accusa di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari insieme al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e ad altri 27 imputati.
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Karima: “Sono stati tredici anni difficili ma non rinnego la conoscenza”
“Tutto è stato strumentalizzato”, dichiara la 30enne di origine marocchina che oggi vive a Genova.” Grata di fare quella conoscenza ma negli anni dopo mi sono pentita di essere capitata in quella casa. Se mi guardo indietro sono fiera di me e del mio percorso, bisogna perdonarsi, fare una crescita personale e guardare avanti. Sono stati tredici anni difficili ma non rinnego la conoscenza" afferma Karima. " La giustizia italiana l'ho vissuta in modo pesante, una trafila difficile se hai diciassette anni. Sono rimasta fedele a me stessa e coerente alla versione dei fatti. Non sono scappata, non mi sono arresa, sono legata all'Italia. Sapevo che la verità sarebbe uscita fuori, e ieri ne è stata la prova" conclude Karima.
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