Radio taxi fuori uso a Milano, tecnici al lavoro per gli accertamenti

Cronaca
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I tassisti non riescono a ricevere la comunicazione della corsa dalla sala radio e possono solo rimanere in attesa dei clienti nei vari parcheggi. Esperti informatici sono al lavoro per risolvere i problemi e per capire se la criticità sia conseguenza dell’attacco hacker delle scorse ore che ha riguardato l’Italia

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A Milano diversi taxi, che fanno riferimento al numero 02.4040, hanno segnalato problemi tecnici alle radio che risultano, praticamente, fuori uso da stamani, come confermato anche da fonti sindacali. Tra le ipotesi per cui sono in corso accertamenti, anche quella legata all'attacco hacker che da ieri ha coinvolto numerosi sistemi in Italia.

Le difficoltà di comunicazione

In base a quanto emerso, dunque, i tassisti non riescono a ricevere la comunicazione della corsa dalla sala radio e possono solo rimanere in attesa dei clienti nei vari parcheggi. Esperti informatici sono impegnati a risolvere le problematiche tecniche quanto prima.   

Al vaglio iniziative legali

"Cari Soci, purtroppo da ieri c'è stato un guasto sulla rete Tim che ha di fatto paralizzato la nostra attività. I nostri tecnici hanno immediatamente aperto un ticket con l'ufficio di riferimento". A sottolinearlo è stato Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 02.4040, tra i radiotaxi maggiormente presenti a Milano. "Vi confermiamo che col nuovo sistema sarà in dotazione la  doppia sim con operatore differenziato che sicuramente eviterà in futuro questo tipo di problema. Già da ieri stiamo informando tutta la nostra clientela di questo disservizio procurato da Tim e stiamo valutando insieme al nostro avvocato se sussistono estremi per un' azione legale".  In conclusione, ha aggiunto, "siamo in attesa di capire le cause e tempi di risoluzione del problema oltre che di vagliare eventuali azioni dopo aver consultato i nostri legali".    

 

Palazzo Chigi: “Probabile azione di hacker criminali”

Intanto, a Palazzo Chigi si è svolto un vertice col sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il direttore dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni e la direttrice del Dipartimento informazioni e sicurezza Elisabetta Belloni, proprio sul tema dell’attacco hacker, che ha coinvolto decine di server e siti in Italia e migliaia nel mondo. "Nel corso delle prime attività ricognitive compiute da ACN-Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, unitamene assieme alla Polizia Postale, non sono emerse evidenze che riconducano ad aggressione da parte di un soggetto statale o assimilabile a uno Stato ostile; è invece probabile l'azione di criminali informatici, che richiedono il pagamento di un 'riscatto'", ha riferito Palazzo Chigi.  

“Non colpiti settori critici”

"In merito all'attacco hacker verificatosi su scala mondiale, la riunione tenuta stamane a Palazzo Chigi, è servita a verificare che, pur nella gravità dell'accaduto, in Italia nessuna Istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita", è stato riferito ancora.

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