Il manager della “Bersagliera” non avrebbe adempiuto alle disposizioni della sentenza. Il reato contestato è violazione degli obblighi di assistenza familiare
In questa causa il nome di Andrea Piazzolla, non è legato a quello di Gina Lollobrigida, perché i fatti risalgono al 2009 quando non era ancora il factotum dell’attrice. Piazzolla è stato citato a giudizio dalla procura perché non avrebbe versato l’assegno di mantenimento a favore di suo figlio nato nel 2009 dalla relazione con Sara Urriera e riconosciuto soltanto nel 2021 al termine di un intricato percorso giudiziario. La somma che avrebbe dovuto versare Piazzolla era di 300 euro al mese a cui aggiungere il 50% delle spese straordinarie. A stabilirlo era stato il 27 maggio del 2021 un giudice civile. Da allora, tuttavia, il manager della Lollo non avrebbe adempiuto alle disposizioni della sentenza. Il reato contestato a Piazzolla: violazione degli obblighi di assistenza familiare. Prima udienza: 29 marzo 2023.
Lui si dichiara indigente
La sentenza è stata impugnata in sede civile dalla Urriera, attraverso gli avvocati Annafranca Coppola e Alessandra Spina. “Piazzolla si dichiara indigente” osserva l’avvocato Spina, che si occupa anche del processo penale. Pochi giorni fa è stato aperto il testamento di Lollobrigida. L’attrice ha lasciato metà del patrimonio, che sarebbe milionario, a Piazzolla, difeso dall’avvocato Filippo Morlacchini.