Neonato morto a Roma, la mamma: “Chiedevo aiuto, ma non è arrivato nessuno”

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L’infermiera di turno dice di averla controllata 10 minuti prima, quando la donna si è addormentata. Poi la tragedia. In attesa dell'autopsia, la Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo

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"Chiedevo aiuto, ma nessuno è venuto in soccorso". In un’intervista al quotidiano Repubblica parla la mamma del neonato morto soffocato dopo il parto all’ospedale Pertini di Roma. Intanto ha dato esito negativo l’esame tossicologico sulla donna. La mamma del neonato condivideva la stanza con altre tre puerpere nel reparto di Ostetricia e Ginecologia. L’infermiera di turno dice di averla controllata 10 minuti prima, quando la donna si è addormentata. Dieci minuti dopo la stessa è tornata e sostiene di aver trovato il bambino morto. Ma la mamma, educatrice che abita a Palombara Sabina, racconta di aver chiesto spesso aiuto al personale per gestire il bambino: “Ma nessuno mi è venuto in soccorso. Mi hanno ignorata” (LONGFORM: LA SOLITUDINE OLTRE IL PARTO).

La procura indaga per omicidio colposo

La mamma sostiene di non aver capito ancora come è morto suo figlio: “È nato sano, quasi 3 chili e 400 grammi. Ero felice, era accanto a me. Poi mi sono risvegliata e lui non c’era più. L’infermiera mi ha informata di quanto era successo. Non ho capito più niente, mi hanno subito cambiato di stanza”. La donna afferma di non aver avuto modo di parlare con le altre tre donne presenti in stanza. E conferma di aver chiesto aiuto: “Però non è mai arrivato nessuno. Non mi davano ascolto. Ho 29 anni ma ero stremata dalla fatica. Il travaglio era durato più di dieci ore. Un parto naturale”. Per avere tutta una serie di informazioni bisogna aspettare l’autopsia. La procura indaga per omicidio colposo.  

L'Ospedale Sandro Pertini di Roma. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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