La donna, all’epoca militante di Forza Nuova, indossò la maglietta nel 2018 durante un raduno a Predappio. Per il tribunale il fatto non costituisce reato
Il fatto non costituisce reato. Con questa formula il tribunale di Forlì ha assolto Selene Ticchi, all'epoca militante di Forza Nuova e ora nel Movimento nazionale rete dei patrioti, che il 28 ottobre 2018 indossò la maglietta con la scritta “Auschwitzland” durante il raduno dei “nostalgici” a Predappio (Forlì-Cesena) e per questo motivo era a processo per la violazione della Legge Mancino. La Procura aveva chiesto per lei una condanna a nove mesi e 600 euro di multa. "Siamo felici e soddisfatti", commenta Ticchi, difesa dal marito, l'avvocato Daniele D'Urso. L'Anpi era parte civile.