Rogo carcere Roma, protesta detenuti dopo provvedimento disciplinare

Cronaca

L'incendio nell'istituto penitenziario minorile di via Barellai, a Casal del Marmo, nella Capitale. Due detenuti hanno dato fuoco ad alcune suppellettili all'interno della cella. Ora sono ricoverati per essere sottoposti a Tso

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La notifica di un provvedimento disciplinare a carico di un detenuto ha provocato nella tarda serata di ieri una protesta all'interno del carcere minorile di via Barellai, a Casal del Marmo, Roma. Due detenuti hanno dato fuoco a materassi e suppellettili provocando un incendio domato dai vigili del fuoco con la collaborazione degli agenti della penitenziaria. Gli autori del rogo, uno di origini tunisine e l'altro marocchine, dopo avere dato segni di escandescenza, sono stati trasferiti dal personale del 118 all'ospedale Sandro Pertini per essere sottoposti al Trattamento sanitario obbligatorio. L'atto di protestaf Finirà all'attenzione della Procura dei minori.

Tre agenti intossicati dal fumo

L'incendio ha interessato due celle. A causa del fumo sprigionato tre agenti sono rimasti intossicati e hanno dovuto ricorrere alle cure dei medici. A Casal del Marmo si sono recati, sempre nella serata di ieri, il Capo di Gabinetto del Ministero, Alberto Rizzo, e il sottosegretario, Andrea Ostellari. Nella struttura anche la senatrice di Si, Ilaria Cucchi, che definisce la vicenda "terribile e spaventosa" annunciando che chiederà una indagine "seria sulle condizioni degli istituti penitenziari italiani". Oggi le attività all'interno dell'istituto che ospita attualmente una quarantina di ragazzi, di cui 14 minorenni, sono state sospese. "La situazione è tranquilla, le attività questa mattina sono state sospese perché ieri notte molti ragazzi sono stati trasferiti in altri reparti per potere procedere con lo spegnimento dell'incendio e hanno, di fatto, trascorso la notte senza dormire", ha reso noto Gabriella Stramaccioni, garante dei detenuti di Roma. 

 

La protesta dei sindacati della polizia penitenziaria

Quanto avvenuto, secondo le sigle sindacali della polizia penitenziaria, è solo l'ultimo di una serie di episodi registrati nelle ultime settimane a Casal del Marmo. "Si tratta della terza volta che i detenuti appiccano le fiamme in alcune celle", spiega il Sappe aggiungendo che in questi anni sono stati "sottovalutate le nostre grida d'allarme". Per la Uilpa "negli istituti penali per minorenni, così ormai impropriamente definiti visto che l'età degli ospiti può spingersi fino a 25 anni, insistono gravi problemi, di natura organica, gestionale, organizzativa". Dal canto suo Fp Cgil afferma che "sono mesi che il sistema penitenziario minorile dà chiari segnali di criticità. Nelle ultime settimane oltretutto c'è stata una grave moltiplicazione di aggressioni da parte di detenuti ristretti nelle carceri minorili contro gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, segno evidente che qualcosa non sta funzionando e che il Dipartimento Minorile e di Comunità, sta perdendo il controllo della situazione".

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