Pieno appoggio alla decisione di ridurre le velocità in città da parte dell'associazione ambientalista, per quanto riguarda sia la sicurezza degli automobilisti sia la sostenibilità e la valorizzazione ambientale
La Legambiente appoggia in tutto e per tutto la decisione di diverse città italiane, tra cui Milano e Firenze, di adottare come nuova strategia per il contrasto agli incidenti stradali la Zona 30 in diverse zone particolarmente trafficate.
Un provvedimento considerato sensato soprattutto quando riguarda i centri più popolosi, con flussi di autoveicoli più elevati. Le Zone 30 sono "la risposta giusta per una mobilita' moderna, per restituire lo spazio pubblico delle nostre città, e soprattutto sicuro" ha affermato Alessandra Bonfanti, responsabile della Mobilità Attiva per Legambiente.
Sicurezza stradale ma non solo
L'adozione del provvedimento appare come risposta efficace in primis al grande numero di incidenti stradali, che produce ogni anno troppe vittime. "Sappiamo con certezza che sopra i 30 kmh il rischio e' mortale, è scientificamente dimostrato. Finchè le città avranno spazio riservato alle auto e la mobilità ciclistica non sarà in sicurezza, la situazione non cambierà", è la posizione di Legambiente. Ma le Zone 30 sono interpretate dall'associazione ambientalista anche in un'ottica di benessere per le città stesse. Se ad oggi i principali centri del Paese sono raggiungibili solamente in auto, la riduzione delle velocità potrebbe infatti avere effetti positivi in termini di valorizzazione delle stesse e del loro valore storico. "Le città Zone 30 si devono vedere, devono essere percepite", conclude Bonfanti.