Il circo era stato messo sotto sequestro a causa dei mancati permessi per gli spettacoli. E intanto le associazioni animaliste insorgono
La Procura di Lecce non ha convalidato il sequestro provvisorio del Circo "Amedeo Orfei" in questi giorni a Surbo, in Salento. Il provvedimento era stato disposto dalla polizia locale per la presunta mancanza dell'autorizzazione per i pubblici spettacoli rilasciata dall'ufficio Suap del Comune. Il pm di turno Alberto Santacatterina ha disposto il dissequestro della struttura ma ha ordinato lo smontaggio e lo spostamento in un altro comune, che dovrà rilasciare le previste autorizzazioni. Si tratta del circo dove la scorsa settimana il domatore Ivan Orfei, figlio di Lino, è stato aggredito da una delle tigri durante uno spettacolo.
Le proteste degli animalisti
Subito dopo l'incidente del domatore migliaia di animalisti si sono scatenati. Oipa, l'Organizzazione internazionale protezione animali si è espressa in una nota sul proprio sito: "Chiediamo al ministero della Cultura di sostenere con denaro pubblico, e dunque proveniente anche dai contribuenti, i soli circhi senza animali in quanto rispettosi del nuovo articolo 9 della Costituzione che tutela anche gli animali".
Anche l'associazione Animalisti Italiani si è fatta sentire organizzando una protesta domani, venerdì 6 gennaio, davanti al Circo Orfei di Via Torre Maura a Roma.
“C’è un circo che non sanguina. Esiste ed è ormai una realtà. Una realtà che anche l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani pretende in Italia. Niente fruste né cerchi di fuoco, nessun animale sfruttato e nessuna umiliazione". Lo afferma Walter Caporale, presidente dell'organizzazione, che ha anche spiegato che sarà "una provocazione vera e propria ai circensi e al loro pubblico per indurre a una riflessione profonda, ma anche per richiamare l’attenzione del Governo".