Sciopero generale, cortei e stop ai trasporti: disagi limitati

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Mobilitazione di Cgil e Uil contro la manovra. Interessati tutti i settori, dai trasporti alla sanità alle banche. Le regioni coinvolte sono state 11: Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Le modalità sono state diverse in ogni città. Pochi disagi per lo stop del trasporto pubblico locale. Landini sul palco di Roma: “Non facciamoci dividere, è il loro gioco. Siamo sulla strada giusta"

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Oggi si è tenuto lo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro la manovra. Sono stati interessati tutti i settori, dai trasporti alla sanità alle banche. Cortei in diverse città. Le regioni coinvolte sono state Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Limitati i disagi per lo stop del trasporto pubblico locale. Le modalità di adesione sono state diverse in ogni città. Non ha aderito la Cisl: “Lo sciopero è sbagliato”, ha detto il segretario generale Luigi Sbarra. Il leader della Cgil Maurizio Landini: con Draghi lo sciopero portò i primi risultati. Poi dal palco di Roma ha aggiunto: “Non facciamoci dividere, perché è il loro gioco. Siamo sulla strada giusta". Matteo Salvini: “Sciopero immotivato e ideologico”. La mobilitazione di oggi ha concluso una settimana di scioperi regionali indetti da Cgil e Uil.

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- di Daniele Troilo
- di Daniele Troilo

A Massa la protesta dei carrelli della spesa vuoti 

Carrelli della spesa vuoti davanti alla Coop di Avenza (Massa Carrara) per simboleggiare la perdita del potere d'acquisto e i bassi salari di lavoratori, lavoratrici, pensionati e pensionate. È questo un flash mob ideato per lo sciopero generale in Toscana di Cgil e Uil. I manifestanti lo hanno messo in scena e hanno partecipato decine di sindacalisti e lavoratori, tutti a spingere carrelli visibilmente senza merce.

- di Daniele Troilo

Cgil E-R: “alte adesioni, -50% di treni regionali”

"Anche dall'Emilia-Romagna parte un forte grido d'allarme contro una manovra sbagliata. Riscontriamo alte adesioni allo sciopero generale di oggi in tutti i settori interessati e su tutto il territorio regionale. Registriamo un'adesione dell'80% alla Granarolo (produzione), del 90% alla Lamborghini e alla Bredamenarinibus, del 70% alla Romagna Catering e a Chef express, oltre il 90% alla Margaritelli Ferroviaria. Sul lato dei trasporti, fermo il porto di Ravenna, mentre si registra la soppressione di circa il 50% dei treni regionali". Lo fa sapere la Cgil dell'Emilia-Romagna sul finire della giornata di sciopero nazionale insieme alla Uil in protesta alla manovra del governo Meloni. "La protesta di oggi - ha sottolineato il segretario regionale Massimo Bussandri - contiene anche una richiesta alle istituzioni territoriali di farsi parte attiva per una profonda revisione di questa manovra che disegna un futuro cupo per il nostro Paese". In Emilia-Romagna lo sciopero non ha causato gravi problemi ai trasporti su rotaie per l'Alta velocità, impattando invece, seppur parzialmente, gli spostamenti sui regionali. Più sotto pressione il traffico pubblico locale, dunque i bus, nelle 4 ore di sciopero indetto dalle 11,30 alle 15,30. Durante quella fascia oraria mediamente erano in funzione solo tra le 3 e le 4 corse ogni 10 programmate.

- di Daniele Troilo

Atm, servizio regolare a Milano 

Lo sciopero generale, indetto da Cgil e Cisl, non sembra aver determinato effetti verso sera nei trasporti - dove l'agitazione si attua dalle 18 alle 22 - a Milano. L'Atm, l'azienda di gestione dei mezzi pubblici, ha reso noto che per ora le metropolitane viaggiano regolarmente, così come i mezzi di superficie. Questi ultimi sono però rallentati dal traffico intenso dovuto al fatto che in molti, temendo gli effetti dell'astensione dal lavoro, hanno preso l'auto per andare e tornare dal lavoro o per fare le commissioni. In mattinata - dalle 9 alle 13 - si erano verificati ripercussioni soprattutto sul trasporto ferroviario regionale con i treni sulle linee Ferrovie Nord cancellati, così come quelli delle linee suburbane S1, S9 e S13.

- di Daniele Troilo

Alta adesione Toscana, 90% cave, 70% in Piaggio

Alta adesione e migliaia di persone nelle piazze, nonostante il diffuso maltempo: questo il messaggio di Cgil e Uil della Toscana nella giornata di mobilitazione nazionale per cambiare la Legge di Bilancio, con manifestazioni in tutte le province. "Vogliamo che la manovra sia migliorata verso una maggiore redistribuzione delle risorse verso chi ne ha più bisogno", affermano i sindacati, secondo cui questo "è solo l'inizio della mobilitazione: non ci fermeremo finché non otterremo risultati". Per quanto riguarda l'adesione dei lavoratori allo sciopero a livello regionale, nelle cave della Toscana del nord si va oltre il 90%, alla Piaggio oltre il 70%, nelle fabbriche metalmeccaniche fiorentine tra l'80% (dato del Pignone) e il 100%, appalti ristorazione e pulizie 80%, cooperazione 60%, Acque Spa 60%, Publiacqua 50% con punte dell'80-100%, buona adesione nel trasporto su ferro e gomma.

- di Daniele Troilo

Oltre mille persone al corteo di Firenze con Cgil e Uil (Ansa)

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Lombardia, Cgil e Cisl in piazza: manovra sbagliata

Nella giornata di sciopero generale indetta da Cgil e Uil Lombardia migliaia di persone - sottolineano i sindacati - si sono riversate nelle piazze lombarde per dire no ad "una manovra che penalizza i più deboli". Dal palco della manifestazione milanese in Piazza Affari è intervenuto il segretario generale della Cgil Lombardia Alessandro Pagano: "Questa finanziaria è contro le persone perbene, contro le persone che tengono in piedi il Paese - ha detto -. Abbiamo chiesto di intervenire sui redditi enormi che si sono creati con la vendita dell'energia. La stiamo comprando noi a prezzo salato, pagato col sudore del lavoro. Non accettiamo che si strizzi l'occhio ai truffatori che evadono il fisco, non accettiamo che i pensionati vengano privati della possibilità di vivere della loro pensione. Abbiamo chiesto di tassare meno il lavoro salariato, di restituire il potere d'acquisto e difenderci da un'inflazione a due cifre, abbiamo chiesto sicurezza per il mondo del lavoro e ci rispondono coi voucher". "Noi siamo dalla parte giusta - ha detto il leader della Cgil Lombardia -. Ci assumiamo la responsabilità di unire il mondo del lavoro, perché la voce dei lavoratori sia ascoltata. Il Governo ha fatto solo promesse. Chiediamo di cambiare la legge di bilancio. Se così non sarà, se questa è la qualità delle politiche anche future del governo, le contrasteremo con tutte le forze. Andiamo avanti. Lo sciopero è solo un inizio. Scioperare oggi è una scelta individuale e collettivo che costa sacrificio, ma dobbiamo scegliere di lottare, il sindacato confederale c'è e continuerà a dar voce ai diritti”.

- di Daniele Troilo

Qualche disagio nel trasporto pubblico a Bolzano 

Lo sciopero proclamato dalla Cgil contro la manovra del governo Meloni sta causando qualche disagio nel trasporto pubblico locale in Alto Adige. Nella città di Bolzano sono saltati oltre 30 turni degli autisti della Sasa. Per quanto riguarda invece l'industria, informa la Cgil, alla Valbruna l'adesione è del 60% e all'Aluminium dell'80%. 

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Filt Cgil a Salvini: senza fondi Tpl a piedi sempre 

"Salvini pensi al rifinanziamento del trasporto pubblico in maniera seria per non lasciare a piedi i cittadini tutti i giorni". Così il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio replica al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini che ha definito lo sciopero di oggi inutile e che lascia a piedi, senza treno e senza bus, gli operai. "Noi le persone le lasciamo a piedi per un giorno - sottolinea il dirigente nazionale della Filt Cgil - invece il rischio concreto, senza investimenti e senza fondi, destinati ai trasporti, è che rimangano sempre di più senza mezzi pubblici". "Un altro aspetto che il ministro Salvini sottovaluta - sostiene infine Malorgio - è che le lavoratrici e i lavoratori dei trasporti hanno capito che lo sciopero di oggi era importante, arrivando, in una fase molto difficile dal punto di vista economico per tutte le famiglie, a rinunciare al salario di una giornata di lavoro".

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Cgil Fvg: in grandi fabbriche adesione tra 25-30% 

Un'adesione in media del 25-30% per le grandi fabbriche e che "si profila al 50% nei trasporti", mentre "sono più basse le adesioni nei comparti pubblici". Sono le prime stime della partecipazione allo sciopero odierno, rese note dal segretario generale della Cgil Fvg, Villiam Pezzetta, durante un presidio davanti alla Prefettura di Udine. Tra striscioni e bandiere, Pezzetta ha ricordato i motivi fondamentali dello sciopero e della manifestazione: "La manovra del governo non tutela in alcun modo il potere d'acquisto dei salari - ha detto - e poi la precarietà non si contrasta con i voucher, e in tema di fisco la flat tax non può essere una soluzione, senza contare che non vediamo alcun investimento su scuola e sanità". Presidi sindacali si sono tenuti nel pomeriggio anche a Trieste in piazza Verdi, vicino alla centrale piazza Unità d'Italia, e a Pordenone nel piazzale della Prefettura. La manovra del Governo Meloni, ha affermato il segretario territoriale di Trieste, Michele Piga, è "sbagliata" ed "elettoralistica": "è fuori tempo massimo rispetto ai bisogni dei cittadini, dà risposte a pochi e non tiene conto della situazione Paese". Emiliano Giareghi, segretario della Cgil di Udine, ha riferito che "il 40% dei lavoratori ha scioperato ieri alla Faber di Cividale del Friuli". Stessa percentuale registrata alla Modine di Pocenia. Lo sciopero nel pubblico prevedeva l'astensione dal lavoro per 8 ore, quattro invece nel privato, nella seconda parte della giornata. L'astensione dei lavoratori del tpl è in programma nelle quattro province a partire dal tardo pomeriggio.
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Mase a benzinai: subito un tavolo di confronto

Il Ministero dell'ambiente e della Sicurezza energetica, in relazione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni di rappresentanza dei gestori carburanti della rete autostradale, annuncia in un comunicato "una rapida convocazione di un tavolo di lavoro in coordinamento con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, al fine di esaminare le istanze poste alla base dell'agitazione dalla categoria e le problematiche relative al comparto. Invita pertanto le organizzazioni sindacali, in vista di tale impegno, a considerare l'opportunità della sospensione dell'attuale programma di chiusura degli impianti". 
- di Daniele Troilo

Termina lo sciopero delle aree di servizio in autostrada 

Terminerà alle ore 22.00 di questa sera lo sciopero di tre giorni proclamato dalle organizzazioni di categoria dei gestori delle aree di servizio autostradali -Faib, Fegica ed Anisa- per "squarciare il velo di silenzio e connivenze che da oltre 22 anni consente il perpetuarsi di un 'sistema' volto a sfruttare in modo indisturbato e ad esclusivi fini privati, l'abnorme ricchezza che solo un bene pubblico in concessione può generare, a tutto danno della collettività in generale e degli utenti di un servizio con standard qualitativi pessimi e prestato a prezzi ingiustificatamente fuori mercato". È quanto si legge in una nota congiunta diffusa dalle tre sigle sindacali. "La parabola effettuata - prosegue il comunicato - dal 1999 ad oggi dalle concessioni autostradali, anch'esse vittime della cosiddetta via italiana alle 'privatizzazioni alla francese' - vale a dire, trasferire i gioielli di famiglia dello Stato agli 'amici', come reazione di certa politica colta impreparata dallo tsunami di 'mani pulite', è particolarmente emblematica.

- di Daniele Troilo

Fiom: alta la partecipazione dei metalmeccanici 

Termina oggi, 16 dicembre, la settimana di scioperi e manifestazioni indetta da Cgil e Uil contro la manovra e per rivendicare un cambiamento dell'agenda politica del governo e misure utili per il Paese. Lo ricorda la Fiom-Cgil. "Oggi grande giornata di scioperi, nella maggior parte dei casi di 8 ore, e manifestazioni in Alto Adige, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli, Liguria, Lombardia, Molise, Sardegna, Toscana e Lazio. Mentre nei giorni scorsi hanno scioperato le lavoratrici e i lavoratori di Calabria, Sicilia, Umbria, Puglia, Trentino, Valle d'Aosta e Veneto. Negli scioperi e nelle manifestazioni è stata alta la partecipazione delle metalmeccaniche e dei metalmeccanici, che hanno aderito alla mobilitazione nelle varie Regioni. Una mobilitazione necessaria per cambiare la Legge di Bilancio per aumentare i salari, per una riforma del fisco che abbassi la tassazione su lavoratori e pensionati, per investimenti in sanità e nella scuola, per superare la precarietà, per cancellare la legge Fornero e riconoscere la pensione di garanzia ai giovani. Uno sciopero che vuole riproporre la centralità del lavoro industriale e che rivendica politiche industriali ed investimenti per rendere la produzione sostenibile ambientalmente e socialmente".
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Salvini: “Da Cgil scioperi inutili”

"Io sono in Consiglio dei ministri a lavorare per appalti più veloci, che daranno lavoro a migliaia di operai, mentre la Cgil, con scioperi inutili, gli operai li lascia a piedi, senza treno e senza bus". Sono le parole del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.
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La situazione in Sardegna

In Sardegna l’adesione allo sciopero è stata alta, ma i disagi sono stati pochi e i trasporti pubblici non sono andati in sofferenza. Secondo la Cgil, circa il 70% dei lavoratori ha aderito alle otto ore di astensione dal lavoro, ma la programmazione delle corse assicurate nelle fasce di garanzia ha ridotto al minimo i disagi. Sul fronte del trasporto locale sono state garantite da tutte le aziende cittadine le prime corse del mattino e quelle del primo pomeriggio, per gli studenti e i lavoratori. A Cagliari i lavoratori del Ctm non hanno potuto scioperare perché la Commissione di garanzia del ministero non ha dato l'autorizzazione a causa del ritardo nella richiesta. Adesione significativa anche da parte dei lavoratori aeroportuali che, dopo aver garantito la partenza e l'arrivo dei primi voli del mattino, si sono astenuti dal lavoro per quattro ore. Disagi contenuti anche per il trasporto extra urbano: l'azienda regionale, Arst, ha fatto sapere di non aver registrato al momento particolari criticità, avendo comunque operato le corse nella fascia di garanzia. Astensione dalle 8 alle 16 anche del personale di Trenitalia, anche se fino ad ora non si registra nessuna cancellazione di collegamenti in programma.
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Corteo a Cagliari

Un migliaio di lavoratori questa mattina sono arrivati da tutta la Sardegna in piazza del Carmine a Cagliari per lo sciopero generale. Dai trasporti alla sanità, passando per la scuola, il mondo della cultura e i servizi pubblici: tutti i settori sono rappresentati sul palco, dove si sono avvicendati i responsabili sindacali. Alla mobilitazione non ha aderito la Cisl e nell'isola nemmeno la Uil.
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Oltre 7mila in protesta a Firenze

Sono oltre 7.000 le persone che stanno partecipando al corteo di Cgil e Uil a Firenze. Agli oltre mille manifestanti presenti alla partenza del corteo, si sono aggiunte progressivamente centinaia di persone, provenienti anche dall'area dell'Empolese-Valdelsa, e dalle province di Prato e Pistoia, da dove sono partiti pullman che hanno raggiunto Firenze in mattinata. "Un segnale importante, tante persone sotto una pioggia battente sono scese in piazza per chiedere a gran voce di cambiare la Legge di Bilancio in direzione di una maggiore giustizia sociale", ha detto Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze. "Era importante oggi essere in piazza e il mondo del lavoro ha dato una grande risposta", ha aggiunto Leonardo Mugnaini, coordinatore Uil di Firenze
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Landini: “Governo non può fare la parte di Totò che vende la Fontana di Trevi”

"Questo nuovo governo non può fare la parte di Totò che vende la Fontana di Trevi", ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, dal palco di Roma. Ha sottolineato che non c'è stato nessun confronto sui provvedimenti e che il governo aveva promesso "un grande intervento sul taglio dei contributi" sui salari ma "poi ha deciso di prorogare il 2% dell'esecutivo Draghi senza aggiungere nulla".
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In Emilia-Romagna pochi disagi in mattinata

Nelle principali stazioni dell' Emilia-Romagna non si registrano sensibili ritardi, cancellazioni e disagi dovuti allo sciopero. Nella regione la mobilitazione è indetta dalle 9 alle 17. Lo sciopero del trasporto pubblico locale è invece dalle 11.30 alle 15.30.
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