Camicie nere, fez, stendardi e bandiere sono comparsi oggi nel piccolo comune che diede i natali a Benito Mussolini. Il corteo è partito questa mattina dalla piazza centrale per poi dirigersi verso il cimitero
Circa duemila persone si sono radunate oggi a Predappio, per ricordare il centenario dalla marcia su Roma, l'evento che - tra il 27 e il 31 ottobre 1922 - diede avvio alla dittatura fascista in Italia. Camicie nere, fez, stendardi e bandiere sono comparsi in gran numero nel piccolo comune ijn cui è nato Benito Mussolini.
Corteo e poi in fila davanti alla cripta del Duce
Il corteo è partito questa mattina dalla piazza centrale per poi dirigersi verso il cimitero dove è sepolto Mussolini. I saluti ai presenti quest'anno sono arrivati da Orsola Mussolini, pronipote del Duce. Dal palchetto allestito sulle scale del cimitero Mirco Santarelli degli Arditi ha chiesto di mettersi una mano sul cuore invece che fare il saluto romano per commemorare Il Duce, per non rischiare una denuncia di apologia di fascismo. Tuttavia il consiglio non è stato rispettato da tutti visto che in molti hanno alzato il braccio, in attesa di entrare nella cripta. "Ci aspettavamo tanta gente ma non così - ha detto Orsola Mussolini - sono venuti da diverse parti d'Italia e persino dall'estero. Ci sono anche degli spagnoli, della falange, con la Spagna, Franco, c'è sempre stato un grande rapporto". Al corteo non hanno partecipato solo adulti, con le camicie nere, ma anche bambini, con fez in testa. Si sono poi registrate file fuori dai tre negozi che vendono felpe, t-shirt e gadget del Duce.