Terremoto a Genova: diverse scosse, la più forte di magnitudo 4.1

Cronaca

Il primo evento sismico è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle ore 15.39, con epicentro Bargagli. Altre terremoti sono stati registrati nell'area metropolitana della città. Il più forte tra questi è stato avvertito alle 17.32 a Davagna ed aveva magnitudo 2.7. Dalle verifiche finora effettuate non sono stati segnalati feriti né danni ingenti. Treni sospesi nella zona per verifiche

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La terra è tremata in Liguria. Una scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata alle 15.39 con epicentro a 2 chilometri da Bargagli, entroterra a 11 chilometri da Genova. Il terremoto è stato localizzato dalla sala sismica dell'Ingv di Roma. Ha avuto una profondità di 10 chilometri. Altre scosse sono seguite nel corso della giornata, due ancora nell'area di Bargagli: la prima alle 16.07 di 1,9 gradi, l'altra alle 17.03, di 1,8 gradi. Sisma anche nella zona di Davagna: una scossa di 1,8 gradi si è verificata alle 16.29, l'ultima, la più forte, di magnitudo 2,7 è stata registrata alle 17:32. La sala operativa della Protezione civile regionale sta facendo tutte le verifiche del caso ed è in contatto con il Dipartimento nazionale.

Non risultano danni a edifici

Da un primissimo monitoraggio non risultano danni a edifici e persone. Sono comunque in corso tutti i contatti per gli approfondimenti. La prima scossa del sisma è stato nitidamente percepito anche nel centro di Genova e in molti uffici i lavoratori sono stati fatti uscire in strada, anche gli impiegati nel palazzo della Regione Liguria. Ai piani alti degli edifici, infatti, la scossa è stata avvertita in modo molto forte e sono tremati i vetri delle finestre. Sono però una quindicina gli interventi dei vigili del fuoco a Genova per distacco intonaco o piccole crepe sui muri I pompieri sono intervenuti in particolare in corso Italia e corso Europa e nel Levante. Dalle verifiche dei pompieri non sono emersi problemi strutturali o pericoli.

Scossa avvertita anche a Portofino

La prima scossa è stata avvertita in particolare nell'entroterra di Genova e del Levante, a Bargagli, Davagna e Torriglia. Il movimento tellurico ha sorpreso anche i turisti della riviera di levante, da Portofino a Sestri Levante, sia quelli che si trovavano negli alberghi ai piani più alti sia chi era in spiaggia.  Anche in queste zone fortunatamente non sono stati segnalati danni.

I lavori di ricostruzione a Onna (L'Aquila), 23 marzo 2019.
ANSA/ ENRICA DI BATTISTA

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Il sindaco di Bargagli: nessun danno ma scioccato 

"Al momento non mi risultato né feriti né danni , sto girando per il paese per verificare di persona", ha confermato Sergio Casalini, sindaco di Bargagli. "Ero a casa e ho sentito una scossa fortissima, tutto ha iniziato ad oscillare e i soprammobili sono caduti - ha aggiunto - per fortuna nessun danno ma solo tanto spavento. Sono scioccato". Casalini ha contattato subito il responsabile della protezione civile della Regione Liguria Giacomo Giampedrone prima di proseguire il sopralluogo in paese. " I miei concittadini stanno già rientrando nelle case", ha specificato.

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Stop ai treni tra Genova e Levante per verifiche 

Restano fermi almeno fino alle ore 20:00 i treni in Liguria a causa delle verifiche in corso a quattro linee dopo le scosse. Nelle stazioni, dove migliaia di passeggeri sono in attesa di ripartire, è stato annunciato che il servizio non riprenderà prima delle 20. Trenitalia ha confermato la notizia. I treni sono stati tutti fermati nelle stazioni. Non è stato possibile al momento preparare dei servizi navetta. Trenitalia ha anche confermato che i controlli sono in corso da ore ma è necessario tempo per consentire alle squadre di tecnici di verificare a vista il percorso delle quattro linee che da Genova portano a levante, verso Santa Margherita Ligure, e a nord, verso Milano, Torino e Busalla. I controlli procedono infatti a piedi e con i carrelli. 

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La terra è tremata anche a Catania, Ascoli Piceno, Modena e Lucca

Sempre nella giornata di oggi, due forti scosse di terremoto sono state avvertite anche ad Ascoli Piceno, nelle Marche, intorno alle 12:25. Secondo l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), la magnitudo è stata di 4.1 per la prima scossa e 3.6 per la seconda. L'epicentro si trova a Folignano. Non sono stati segnalati danni a persone e a edifici. Una scossa di terremoto, seguita da un'altra di minore intensità, si è verificata pure in Emilia-Romagna poco prima delle 17.50, nel Modenese nella zona dell'Appennino al confine con la provincia di Lucca. La stima dell'Ingv parla di una scossa di magnitudo 3.8. Circa un minuto dopo un'altra scossa, di magnitudo 3.2. La scossa è stata avvertita sull'Appennino emiliano, ma anche in Toscana. In mattinata la terra è tremata anche nel Catanese, con due scosse di terremoto, la prima di magnitudo 2.5, la seconda di magnitudo 3.6, rispettivamente alle 23,51 a 2 km a Nord Ovest di Ragalna e alle 04.21 4 km a Sud di Paternò. L'ipocentro della prima è stato individuato ad una profondità di 3 chilometri, quello della seconda ad una profondità di 10 km.

 

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