In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Cosenza, blitz contro la 'Ndrangheta: 200 arresti. Ai domiciliari presidente Anci Calabria

Cronaca
©Ansa

All’alba Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza hanno condotto una maxi operazione su ordine della Dda di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri. Tra i fermati, oltre al sindaco di Rende e al suo assessore ai Lavori Pubblici, c’è anche il responsabile del Comune di Cosenza della manutenzione e del decoro urbano

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Duecentodue persone arrestate. Questa mattina la Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, ha effettuato una maxioperazione contro la 'Ndrangheta cosentina e le consorterie a lei vicine. Tra coloro che sono stati posti in arresto domiciliare ci sono nomi illustri della politica della zona, come l'attuale sindaco di Rende e presidente di Anci Calabria, l’avvocato Marcello Manna, e il suo assessore ai Lavori pubblici, Pino Munno, oltre a quello deputato alla manutenzione e al decoro urbano di Cosenza, Francesco De Cicco.

I reati contestati

Ciò che si sa è che le indagini riguardano un periodo compreso tra il 2017 e il novembre del 2021 e sono state sviluppate attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, videofilmati, controlli telematici e dichiarazioni di collaboratori di giustizia. A coloro che sono stati raggiunti da un avviso di garanzia vengono imputati reati come l’associazione di tipo mafioso; estorsioni; usura; esercizio abusivo del credito; danneggiamenti; reati in materia di armi e munizionamento; delitti contro la persona, contro il patrimonio, contro la pubblica amministrazione; traffico di stupefacenti; riciclaggio; reimpiego di denaro in attività economiche; intestazione fittizia di beni; scambio elettorale politico-mafioso e aggravati dalle finalità di agevolazione mafiosa.

leggi anche

'Ndrangheta a Torino, Vittorio Raso estradato in Italia e arrestato

Il sequestro

Inoltre, è stato anche eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza di beni immobili, aziende, società e beni mobili registrati riconducibili a numerosi indagati, per un valore stimato in oltre 72 milioni di euro. Il provvedimento è stato disposto dal magistrato della Dda ed ha carattere preventivo d'urgenza e dovrà successivamente essere sottoposto al vaglio del Gip distrettuale.

leggi anche

'Ndrangheta, confiscati 160 milioni di beni a imprenditore reggino