Stupro Piacenza, la vittima: "Sono disperata”. Meloni sul video rimosso: "Non mi scuso"
CronacaLa donna, una 55enne ucraina, violentata da un richiedente asilo all'alba di domenica, avrebbe detto agli inquirenti: “Mi hanno riconosciuta da quel video”. Il riferimento è alle immagini circolate nei giorni scorsi. I maggiori social network hanno intanto rimosso il video, che era stato postato anche da Giorgia Meloni, scatenando una polemica politica. Sul fronte indagini, oggi è stato convalidato l’arresto per l’indagato, che però nega dicendo che voleva soccorrere la vittima
La vittima dello stupro di Piacenza avrebbe riferito agli inquirenti di essere "disperata, mi hanno riconosciuta da quel video". Lo riporta l’Agi, in relazione agli sviluppi delle indagini sulla violenza subita per strada nella città emiliana alcuni giorni fa. La donna, una 55enne ucraina, lavora da tempo in Italia ed è stata violentata da un richiedente asilo nel centro storico di Piacenza all'alba di domenica.
FB, Instagram e Twitter rimuovono video stupro
Il video a cui fa riferimento la donna, postato sui social anche dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, è stato intanto rimosso da Facebook, Instagram e Twitter perché viola le loro regole. Su Twitter, ad esempio, al suo posto appare la scritta "Questo tweet ha violato le regole", corredata da un link che rimanda alle norme della piattaforma.
Meloni: "Non ho ragioni per scusarmi"
Sui social del gruppo Meta, invece, le norme violate sono quelle relative al cosiddetto 'Sfruttamento sessuale di adulti'. Intanto la Procura di Piacenza lunedì ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per il reato di “diffusione senza consenso di materiale riproducente atti sessuali”. Sono in corso accertamenti della Questura e della Polizia Postale. Meloni, da parte sua, dopo i continui solleciti di chiarimento sulla pubblicazione del video, è infine tornata sulla vicenda, ribadendo il suo punto di vista e affermando di "non avere ragione per scusarsi". "Il video l'ho preso dalla stampa", ha aggiunto, "mai avrei pubblicato qualcosa che fa riconoscere la vittima".
Conte: "Così no, Giorgia"
"La donna vittima di violenza sessuale a Piacenza si lamenta di essere stata identificata in virtù della diffusione del video che riprende esattamente la scena della violenza sessuale che la riguarda. C'è un audio in cui si ode distintamente la sua voce, i gemiti di sofferenza, le sue urla. Quando ho visto quel video, sono rimasto inorridito". Lo ha detto sui social il presidente di M5s, Giuseppe Conte. Che ha aggiunto: "Io non sono intervenuto, mi sono astenuto. Anche da tutta la polemica politica che ne è conseguita: quel gesto, quella sofferenza, le sue grida al centro di una campagna elettorale" Non è possibile, non è un segno di civiltà. Io dico, cara Giorgia, tu che sei intervenuta a postare quel video e hai portato tutta la tua visibilità". Poi il leader ha proseguito: "Tu sei una donna, una madre, una cristiana ma non hai pensato un attimo che quella donna poteva essere tua madre, tua sorella, tua figlia. Immagina se un politico intervenisse a diffondere a quel gesto di grande violenza, anche soltanto l'audio di quella tua madre, di quella tua sorella, quella tua figlia". Infine ha concluso: "Ti candidi ad essere presidente del
Consiglio dei ministri ma cosa farai un domani? Promuoverai la diffusione di video simili per cercare di fare la lotta contro l'immigrazione o per caso ti impegnerai a tutelare un valore fondamentale di civiltà come la tutela della dignità di ogni persona?"
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Arresto convalidato per l’indagato, che però nega
Nella giornata di oggi, martedì 23 agosto, al termine dell'udienza il Gip del tribunale di Piacenza ha convalidato l'arresto per il 27enne originario della Guinea, accusato dello stupro. La Procura ha chiesto il carcere, mentre la difesa ha chiesto la liberazione. Il giudice si è riservato e deciderà nelle prossime ore sull'applicazione di una misura cautelare. L'arrestato, operaio incensurato, in Italia dal 2014 e richiedente asilo, ha risposto alle domande, fornendo una sua versione dei fatti. Avrebbe detto di non aver avuto alcuna volontà di fare del male alla donna, ma di essersi avvicinato per soccorrerla, pensando che stesse male e respingendo dunque le accuse. Ha detto anche di non essere a conoscenza di un video dell'episodio. Il giovane, che risiede a Reggio Emilia, ha riferito di aver passato la notte tra sabato e domenica in una discoteca.