Dopo i divieti lampo per l’escherichia coli arrivano nell’Adriatico le maxi meduse "polmonari". Da Bibione a Rosolina sono quotidiani, ma anche numerosi gli avvistamenti degli esemplari spiaggiati. Ma nonostante siano enormi queste meduse sembrano innocue. Ecco come riconoscerle
I sindaci della Costa veneta, che nei giorni scorsi hanno avviato una nuova campagna di comunicazione in Austria e Germania non sembrano preoccupati: "I fine settimana da tutto esaurito testimoniano che i turisti europei scelgono le destinazioni della costa senza preoccupazioni, nonostante le loro notizie fuorvianti".
Gli esperti parlano di fenomeno naturale
L’obiettivo della campagna è di garantire gli opportuni chiarimenti sulla presenza delle meduse nell’ Alto Adriatico. Infatti da Bibione a Rosolina gli avvistamenti e gli esemplari spiaggiati sono quotidiani e numerosi. Gli esperti da giorni parlano di fenomeno del tutto naturale, rassicurando i bagnanti. Nonostante questo in alcuni giornali tedeschi e austriaci sarebbero comparse delle notizie allarmistiche, con tanto di richieste di informazioni da parte dei turisti in partenza per le vacanze nella costa adriatica.
Meduse polmonari in mare, sono davvero innocue?
La scelta di avviare una campagna informativa mirata è stata dettata dall’esigenza di fare chiarezza. «È possibile convivere con le meduse? Sì, se sono le meduse polmonari, innocue, bellissime e riconoscibili dalle loro striature viola e dalle dimensioni notevoli”. Hanno dichiarato i sindaci della costa. La responsabilità è da ascrivere al riscaldamento dei mari. Nelle acque dell’alto Adriatico fanno ormai parte del sistema di rilevamento: le meduse scelgono di vivere solo in acque pulite. In altri mari, le meduse possono dare qualche preoccupazione: i tentacoli urticanti lasciano delle bruciature che, anche se facilmente riassorbite con unguenti appositi o aceto, creano una sensazione di fastidio.
Meduse in mare, inutile panico
A chiedere lo stop a inutili allarmismi è anche l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner: «Le meduse presenti nei nostri mari sono innocue – ribadisce – lo confermano i biologi. Mi pare si stia cercando solamente di alimentare una polemica. Il mare è un ecosistema che più di altri subisce gli effetti dei cambiamenti climatici e oggi, meduse e delfini sono presenti e convivono in tutto l’Alto Adriatico e non solo. Nei 150 chilometri di Costa Veneta, negli approdi e nelle spiagge, vengono garantiti controlli e analisi: è la conferma di un litorale dove è possibile trovare un alto livello di sicurezza e una grande attenzione verso il turista, oltre al senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente».