
Estate 2022, rischio voli in ritardo o cancellati: cosa fare per tutelarsi
I disagi sulle tratte aeree sono dovuti principalmente all’allentamento delle restrizioni e al ritorno ai viaggi che hanno portato milioni di persone a prenotare in massa le vacanze. Pesano anche gli scioperi. Dalle fasce orarie più sicure per non incappare in ritardi, fino ai giorni strategici per partire o rientrare: ecco alcune accortezze da osservare prima di prenotare

Quest’estate i viaggiatori che hanno scelto l’aereo per spostarsi potranno andare spesso incontro a ritardi e cancellazioni. Basti pensare che le compagnie aeree europee hanno già cancellato negli ultimi giorni quasi 41mila voli del periodo estivo soltanto nelle tratte interne al continente per la carenza di personale nel settore, dagli aeroporti fino alle società di handling e di sicurezza privata
GUARDA IL VOLO: Rischio voli in ritardo o cancellati: cosa fare
I numeri emergono dall’analisi che il Corriere della Sera ha effettuato sui dati presenti nei sistemi di vendita il 22 giugno e confrontandoli con quelli dell’11 giugno. In poco tempo sono così stati tolti altri 6,5 milioni di sedili, di questi buona parte già venduti nelle ultime settimane
Voli cancellati, scioperi e ritardi: cosa succede al trasporto aereo questa estate
Ma come fare a evitare questi disagi? E quanto impatto hanno cancellazioni e spostamenti sui viaggi da e per l’Italia?

L’Italia non è esente dalle cancellazioni. Sempre secondo quanto calcolato dal Corriere, nel nostro Paese - considerando i dati della piattaforma Airline Data Inc - dall’11 al 22 giugno sono stati tolti dalle vendite poco meno di 7mila voli di breve e medio raggio, di cui la maggior parte nazionali (oltre 4.500) per un totale di circa 1,3 milioni di posti

I disagi sulle tratte aeree sono dovuti principalmente all’allentamento delle restrizioni e al ritorno ai viaggi che hanno portato milioni di persone a prenotare in massa le vacanze estive. Il settore del trasporto aereo si è così trovato davanti a una richiesta sempre maggiore e che è arrivata più velocemente del previsto

EasyJet è stata la prima compagnia aerea low cost ad annunciare un taglio del 13% dei propri voli a causa della mancanza di personale e della riduzione dei voli nei principali aeroporti europei

E anche Lufthansa cancellerà altri 2.200 voli nei mesi delle ferie estive a causa della mancanza di personale dovuta al Covid. Le cancellazioni riguardano voli interni, e su tratte europee, ha scritto BIld. Mentre non riguardano i viaggi intercontinentali. Già due settimane fa Lufthansa aveva annunciato la cancellazione di 900 voli per i weekend di luglio

Proprio la carenza di personale, soprattutto via terra, è un effetto del Covid 19. Durante la pandemia l'industria del trasporto aereo ha effettuato licenziamenti di massa che ora però, in un’estate a pieno regime, pesano

In questo scenario, le compagnie stanno provando ora ad assumere velocemente. Mentre dal lato dei consumatori, ci sono alcune mosse e precauzioni che si possono prendere, come quella nella scelta della fascia di partenza: decollare tra le 8 e le 11 risulterebbe il momento migliore, perché gli aerei sono al loro primo o secondo decollo della giornata e non hanno ancora accumulato troppo ritardo

I giorni più problematici per viaggiare sono il venerdì e la domenica, dove c’è maggiore via vai. Meglio partire/rientrare il giovedì o il sabato

C'è poi il tema degli scioperi. Sabato 25 giugno, per esempio, e (su alcune tratte) anche domenica 26, chi viaggia in aereo potrebbe subire disagi a causa dello sciopero generale indetto dai lavoratori di diverse compagnie low cost, tra cui Ryanair, Easyjet e Volotea. L'agitazione riguarderà parecchie rotte tra Italia, Francia, Spagna, Belgio e Portogallo

Mentre i lavoratori di British Airways a Heathrow hanno deciso di scioperare durante le vacanze estive scolastiche. Le date precise non sono ancora state annunciate

Come spiega Altroconsumo, "fino a poco tempo fa, lo sciopero rientrava tra le cosiddette circostanze eccezionali. In pratica era una delle casistiche che di fatto esonerava le compagnie dal pagamento dell'indennizzo ai passeggeri in caso di ritardo o annullamento del volo". Ma le cose sono cambiate e "la Corte di Giustizia europea ha stabilito che non tutti gli scioperi possono essere considerati circostanze eccezionali e, quindi, esonerare la compagnia dall'indennizzo monetario previsto"

Ci sono alcuni casi specifici dunque in cui si può chiedere, direttamente sul sito della compagnia, il rimborso del biglietto (da effettuarsi entro 7 giorni) oppure un volo alternativo non appena possibile o in altra data di tuo gradimento
LA CASISTICA SULLO SCIOPERO