La 28enne inglese ha scritto il messaggio al regista poche ore prima di congedarsi da lui e denunciarlo per violenza sessuale. Il fine sarebbe stato però quello di dirgli che "non era stato in grado di aspettarmi usando violenza". Per il gip "la versione difensiva offre numerosi spunti investigativi", ma "non è idonea a demolire il quadro indiziario"
"Caro Paul, grazie per il tuo invito improvviso, ho apprezzato la tua gentilezza ed ospitalità ad Ostuni, ho amato l'arte. Ho passato del tempo meraviglioso in tua compagnia, mi manca il tuo toccarmi e le tue carezze, speriamo di vederci prossimamente in Francia o a Londra o alle Mauritius... l'uccello della felicità si posa sulla spalla di chi sa attendere". E' il biglietto che la 28enne inglese che ha denunciato il premio Oscar Paul Haggis ha scritto al registra 69enne poche ore prima di congedarsi da lui e di denunciarlo. E' quanto emerge dal provvedimento di arresti domiciliari per violenza sessuale notificato oggi ad Haggis a firma del gip Vilma Gilli.
Per il gip il quadro indiziario regge
La presunta vittima ha dichiarato agli investigatori di aver scritto il biglietto su indicazione di un amico, ma il fine era quello di far capire ad Haggis "che non era stato in grado di aspettarmi, usando violenza". Nel provvedimento restrittivo il gip scrive che "la versione difensiva offre numerosi spunti investigativi", ma "non è idonea allo stato a demolire il quadro indiziario". Haggis ha ammesso i rapporti sessuali definendoli consensuali, tesi assolutamente non condivisa dal giudice, che ieri non ha convalidato il fermo per mancanza del pericolo di fuga, ma ha applicato nei confronti del 69enne sceneggiatore canadese la misura cautelare dei domiciliari.