Bimbo caduto dal balcone a Soliera, la babysitter confessa: "Ero in catalessi"

Cronaca

La dichiarazione spontanea è arrivata questa mattina durante l'udienza di convalida dell'arresto. La 32enne Monica Santi, accusata del tentato omicidio del bambino di cui avrebbe dovuto prendersi cura, si trova ora presso il carcere di Sant'Anna di Modena. "Non è stato un gesto premeditato" ha spiegato il legale della donna

ascolta articolo

"L'ho preso e l'ho lanciato dalla finestra". Ha confessato la 32enne babysitter del piccolo di 13 mesi tuttora ricoverato all'ospedale Maggiore di Bologna in condizioni gravi anche se non in pericolo di vita. "Non so perché l'ho fatto, ho avuto un malore, una sorta di catalessi". La dichiarazione spontanea della donna, accusata di aver volontariamente fatto cadere il bambino dalla finestra del secondo piano dell'abitazione di Soliera, in provincia di Modena, è arrivata questa mattina durante l'udienza di convalida dell'arresto. La 32enne si trova ora presso il carcere di Sant'Anna di Modena e il suo avvocato d'ufficio, Francesca Neri, non ha chiesto misure alternative al carcere. Per la babysitter potrebbe anche essere richiesta una perizia psichiatrica.

Possibile perizia psichiatrica

La confessione è avvenuta davanti al giudice durante l'udienza per la convalida dell'arresto questa mattina alle 9 presso il carcere di Sant'Anna di Modena, dove la donna è detenuta. Fino a ieri la 32enne non era stata in grado di raccontare nulla: l'avvocato Francesca Neri, nominata d'ufficio, aveva riferito che la babysitter si trovava in stato confusionale. "Da quel che mi risulta era stressata" ha detto un vicino di casa. Per la donna, accusata di tentato omicidio avendo volontariamente gettato il bambino dalla finestra, non è da escludere la richiesta di una perizia psichiatrica.

vedi anche

Tentato omicidio a Binasco, 69enne accoltella la moglie: arrestato

Convalidato l'arresto

Il gip di Modena Andrea Scarpa, dopo la confessione della babysitter, ha convalidato l'arresto per tentato omicidio. Il giudice ha confermato la custodia cautelare in carcere, come avevano chiesto il pubblico ministero Pasquale Mazzei e anche la legale della donna, Francesca Neri: "Si tratta della misura che maggiormente può tutelare l'incolumità della mia assistita in questo momento", ha spiegato l'avvocato. "La mia assistita - ha aggiunto Neri - ha confermato di essere stata lei a far cadere il bambino dal secondo piano, aggiungendo che non si è trattato di un gesto premeditato, bensì istintivo. Una reazione istintiva. Ha aggiunto che viveva un malessere interiore che l'aveva ridotta ad uno stato di catalessi, come se lei facesse parte di una realtà che non le apparteneva".  La donna, come riportato dal suo legale, non riesce a darsi una spiegazione dell'accaduto e in questi giorni ha costantemente chiesto informazioni sul bambino. "Ha riferito di una insoddisfazione lavorativa per una precedente esperienza, non andata a buon fine, che le aveva provocato forte stress. Anche per questo - ha aggiunge l'avvocato - ritengo importante una consulenza con uno psicologo che possa stabilire se ciò abbia influito". 

Bimbo ricoverato ma stabile

"Ora è libero". Queste parole pronunciate secondo alcuni testimoni dalla babysitter subito dopo la caduta del bambino sono al centro delle indagini. L'incidente è avvenuto a Soliera, nel modenese, la mattina del 31 maggio. "La babysitter seguiva il bambino già da qualche mese, ma non aveva mai dato segni di squilibrio" ha dichiarato nei giorni scorsi la nonna del piccolo ancora sotto shock. Le condizioni del piccolo di 13 mesi sono ancora gravi ma stabili. Il bambino è ancora ricoverato presso l'ospedale Maggiore di Bologna ma non sarebbe più in immediato pericolo di vita. 

leggi anche

Collegno, tenta di uccidere la madre nel sonno: arrestato

Cronaca: i più letti