Barometro Guida Responsabile 2022, la ricerca Ipsos: 82% automobilisti italiani distratti

Cronaca

L'indagine annuale ha coinvolto 12.400 persone in 11 paesi europei. Dalla ricerca emerge che i conducenti sono complessivamente consapevoli dei pericoli della disattenzione: il 65% degli intervistati la identifica tra le cause principali di incidenti mortali sulle strade

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Alla vigilia della prossima stagione estiva, la Fondazione Vinci Autoroutes ha pubblicato i risultati del 12° Barometro della Guida Responsabile realizzato da Ipsos. La vasta indagine ha coinvolto 12.400 persone in 11 paesi europei e ha restituito  una panoramica dei comportamenti degli europei al volante. Tramite questo studio è possibile seguire l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche per contribuire a orientare meglio i messaggi di prevenzione in Italia e negli altri paesi europei.

Telefonate alla guida: in Italia +5% rispetto al 2018

I conducenti, come emerge dalla ricerca, sono complessivamente consapevoli dei pericoli della disattenzione: il 65% degli intervistati la identifica tra le cause principali di incidenti mortali sulle strade in generale e il 48% sulle autostrade. In Europa il 16% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa dell'utilizzo del telefono al volante. Nonostante ciò, gli italiani alla guida continuano a tenere comportamenti che influisocno sulla loro attenzione. L'82% degli intervistati ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi cioè l'equivalente, a 130 km/h, di almeno 72 metri percorsi "alla cieca"; il 50% riconosce di avere momenti di distrazione o episodi di vagabondaggio della mente (“mind wandering") durante la guida; il 70% dichiara di telefonare durante la guida (di cui il 42% regolarmente), un aumento del 5% rispetto al 2018.

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Roma, 05 luglio 2021.   
ANSA/FABIO CIMAGLIA

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Il 37% degli italiani guida anche se si sente stanco

A livello europeo, la sonnolenza è in quarta posizione tra le cause degli incidenti mortali in autostrada. Seguono velocità, disattenzione e guida sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti. Il 15% dei conducenti italiani dichiara di aver già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa di un assopimento; il 28% ha già avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante; il 21% ha già sconfinato sulla corsia di emergenza o sulla banchina della strada a causa di un momento di disattenzione o di assopimento. C'è anche chi ritiene che la propria concentrazione alla guida non subisca variazioni in caso di stanchezza: il 45% degli automobilisti italiani pensa di guidare altrettanto bene o addirittura meglio quando è stanco; il 22% considera che si può guidare stanchi; il 37% continua a guidare anche se si sente molto stanco, perché è obbligato a farlo.

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Paura della guida altrui

Gli automobilisti italiani sono convinti di essere esemplari al volante. Il 95% cita almeno un aggettivo positivo per descrivere il proprio atteggiamento sulla strada: la maggioranza si considera vigile (77%) e calma (51%); molti addirittura si considerano cortesi (16% ). Solo alcuni ammettono di essere stressati (13%). Nella concezione degli automobilisti, i cattivi guidatori sono sempre gli altri. L’82% degli automobilisti italiani cita almeno un aggettivo negativo per descrivere il comportamento altrui, che è considerato irresponsabile (46%), pericoloso (35%), aggressivo (22%) e stressato (34%). Questa severa valutazione è accompagnata da una forte sensazione di insicurezza durante la guida, perché l'86% ha già avuto paura del comportamento aggressivo degli altri conducenti.

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