Vicenza, pilota colpito da infarto atterra e poi muore

Cronaca

L'uomo è riuscito a portare in salvo il passeggero del suo biplano storico degli anni '30 Tiger Moth. E' accaduto all'aeroporto Romeo Sartori di Asiago dove il velivolo era stato affittato per le riprese di un film in lavorazione, dal titolo "L'isola che non c'è. La vera storia di Peter Pan", prodotto da Marco Paolini

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Un pilota di un aereo biplano è stato colpito da infarto mentre era in volo. E' riuscito ad atterrare, portando in salvo il passeggero, ma poi è morto. E' successo questa mattina all'aeroporto Romeo Sartori di Asiago, in provincia di Vicenza.

La dinamica

Il velivolo era un biplano storico degli anni '30 Tiger Moth, che ha finito la sua corsa fuori dalla pista, sull'erba, ma il passeggero non ha riportato alcuna ferita. Immediato l'intervento del personale dell'aeroporto e dei vigili del fuoco, che hanno estratto dalla cellula dell'aereo il pilota, Renato Fornaciari, 73 anni, originario della provincia di Parma ma residente da diverso tempo in Trentino, iniziando il primo intervento di rianimazione cardiopolmonare anche con l'utilizzo del defibrillatore fino all'arrivo del personale del 118 che ha però dovuto comunicare il suo decesso.

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Troupe per un film di Marco Paolini

Coinvolta nell'incidente è stata una troupe cinematografica al lavoro sull'Altopiano dei Sette Comuni (Vicenza). Il velivolo storico era stato affittato per le riprese di un film in lavorazione, dal titolo "L'isola che non c'è. La vera storia di Peter Pan", prodotto dalla Jolefilm di Marco Paolini, che racconta la vicenda del soldato austro-ungarico morto nel 1918 sul Monte Grappa e sepolto nel Sacrario di Cima Grappa. Secondo il programma l'aereo avrebbe dovuto compiere delle evoluzioni nella zona di Marcesina, nel comune di Enego, ed essere ripreso da altre troupe che si trovavano a terra, ma l'operazione era stata rinviata di alcune ore a causa delle nuvole basse che avevano ridotto la visibilità. A bordo del velivolo, assieme a Fornaciari, c'era invece un altro cameraman professionista, illeso ma ora sotto choc, che a sua volta stava effettuando delle riprese dall'alto, previste nello stesso film. Il malore del pilota sarebbe avvenuto al rientro ad Asiago, poco prima dell'atterraggio sulla pista del "Sartori".

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