Preoccupazione da parte dei sindacati che si oppongono a qualsiasi ipotesi di licenziamento e chiedono la convocazione di un tavolo ministeriale
L'azienda di elettronica Flextronix di Trieste è ancora in crisi: 280 dipendenti rischiano il licenziamento. Lo scrive Il Piccolo, testata locale della città, riportando l'allarme lanciato dai sindacati. Fiom Cgil, Uilm e Fim Cisl nel tardo pomeriggio di ieri hanno diramato un breve comunicato manifestando la loro preoccupazione in merito all'esito di un incontro che si è svolto al Ministero dello sviluppo economico tra la direzione della Flex, il ministero stesso e le istituzioni locali.
Oggi lo sciopero
Fim, Fiom e Uilm si oppongono con determinazione a qualsiasi ipotesi di esubero e chiedono la convocazione immediata del tavolo ministeriale. Domandano inoltre il supporto delle istituzioni locali per evitare l'ulteriore aggravamento della crisi che da tempo colpisce l'azienda. I sindacati hanno anche annunciato uno sciopero generale a partire da oggi. Attualmente i dipendenti della Flex sono 560 e i licenziamenti avverrebbero allo scopo di delocalizzare l'azienda in Romania.