Appalti truccati nel Barese, arrestato il sindaco di Polignano

Cronaca
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Dieci le misure cautelari, tra arresti e interdizioni, nei confronti di tecnici e amministratori del Comune pugliese

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C'è anche il sindaco di Polignano a Mare (Bari), Domenico Vitto, presidente dell'Anci Puglia, tra le persone arrestate oggi dalla Guardia di finanza nell'ambito di una indagine su presunti appalti truccati. Complessivamente i finanzieri stanno eseguendo dieci misure cautelari, tra arresti e interdizioni, nei confronti di tecnici e amministratori del Comune di Polignano. Il sindaco Vitto si trova agli arresti domiciliari. L'indagine è coordinata dal pm Michele Ruggiero.

Gli indagati

Oltre al sindaco Domenico Vitto, ci sono anche il vicesindaco Salvatore Colella, assessore ai lavori pubblici e verde pubblico, e numerosi dirigenti e funzionari del Comune di Polignano a mare, in provincia di Bari, e imprenditori, tra le 10 persone nei confronti delle quali questa mattina sono state eseguite misure cautelari emesse dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, Angelo Salerno (cinque agli arresti domiciliari e cinque sottoposti alla misura interdittiva del divieto temporaneo di contrarre con la Pubblica Amministrazione), nel corso di una operazione della Guardia di Finanza di Monopoli, denominata 'Amici miei'.

 

I reati contestati

Viene contestato il concorso, a  vario titolo, in una serie di reati contro la pubblica amministrazione e contro la fede pubblica: dalla turbata libertà degli incanti in forma aggravata, alla turbativa del procedimento di scelta del contraente nei pubblici appalti, da diversi falsi ideologici in atti pubblici, a fatti di peculato, di rivelazione del segreto d’ufficio, di omissione atti d’ufficio e di sub-appalto illecito. In totale sono 24 le persone indagate.

I provvedimenti cautelari sono giunti al termine di un'indagine, condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Monopoli e coordinata dall’Ufficio del Pubblico Ministero della Procura di Bari Michele Ruggiero. I delitti contro la pubblica amministrazione sono stati ipotizzati grazie ad attività tecniche d’intercettazione, attività di analisi della documentazione amministrativa e contabile acquisita nel corso di perquisizioni personali e domiciliari. Secondo l'impostazione accusatoria gli appalti pubblici banditi dal Comune di Polignano a Mare negli ultimi anni sarebbero stati condizionati da numerosi e sistematici comportamenti di collusione. 

 

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