Dopo le polemiche sulla posizione del presidente dell'Associazione nazionale partigiani Gianfranco Pagliarulo sulla guerra in Ucraina, la vicepresidente sottolinea: "La scelta dell'aggressione della Russia e di Putin è stata una scelta scellerata e disumana. Bisogna fare in modo che l'Unione Europea sia in piedi e con la schiena dritta". E sull'invio di armi: "Prima di inviare le armi, bisogna fare uno sforzo di responsabilità politica. Ma penso che esista il dovere di difendere la patria dall'oppressore"
"L'Anpi deve dire che c'è una resistenza del popolo ucraino che noi condividiamo, siamo con loro a resistere", queste le parole della vicepresidente dell'Anpi Albertina Soliani ai microfoni di Sky TG24, dopo le polemiche per la posizione del presidente dell'associazione Gianfranco Pagliarulo sulla questione delle armi all'Ucraina in guerra con la Russia (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Soliani: aggressione è responsabilità di Putin
Secondo Soliani, "la scelta dell'aggressione della Russia e di Putin è stata una scelta scellerata e disumana. Bisogna fare in modo che l'Unione Europea sia in piedi e con la schiena dritta". E sull'invio di armi: "Prima di inviare le armi, bisogna fare uno sforzo di responsabilità politica. Questo è un ragionamento che attraversa la coscienza personale di tutti. Siamo arrivati sprovveduti a tutto questo. Penso però, come posizione personale, che ci sia il dovere di difendere la patria dall'oppressore, hai il dovere di fermarlo, come fecero i partigiani 80 anni fa".