
Covid, quarantena per positivi e regole per i contatti stretti: cosa cambia da aprile
Dal 1° aprile in Italia non ci sarà più lo stato d’emergenza, iniziato nel 2020 a causa della pandemia di Sars CoV-2. Viene cancellato il sistema dei colori delle regioni, ma restano alcune norme per quanto riguarda i contagi e il periodo d’isolamento in caso di positività

Dal 1° aprile 2022 cessa lo stato d’emrgenza in Italia, durato ormai due anni. Termina l’attività del comitato tecnico scientifico e la struttura del commissario straordinario Figliuolo, ma fino al 31 dicembre resterà attiva un’apposita “unità operativa” con il compito di ultimare “il completamento della campagna vaccinale e l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia”. Finisce anche il sistema dei colori delle regioni
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Ma cosa succede in caso di positività al Covid-19 o se si ha un contatto stretto con una persona positiva al virus? Il decreto Covid del 25 marzo chiarisce che dal 1° aprile “è fatto divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora alle persone sottoposte alla misura dell'isolamento per provvedimento dell'autorità sanitaria in quanto risultate positive al Sars-CoV-2, fino all'accertamento della guarigione”
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Le regole sulla quarantena per chi ha il Covid-19 restano quindi invariate. I positivi dovranno restare in isolamento per 7 giorni, se vaccinati con la terza dose booster o se hanno completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni e se guariti da meno di 120 giorni
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I giorni di quarantena saranno invece 10 se si è non vaccinati o vaccinati con ciclo vaccinale completo da più di 120 giorni e se guariti da più di 120 giorni
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Al termine dei 7 o 10 giorni di quarantena, si dovrà effettuare un test antigenico o molecolare che, in caso di esito negativo, decreterà l’avvenuta guarigione e la fine del periodo d’isolamento

Dal 1° aprile cambiano invece le regole per i contatti stretti con un positivo. Tutti, sia i vaccinati che i non vaccinati, non dovranno più rispettare la quarantena, ma solo sottoporsi a un periodo di autosorveglianza

L’autosorveglianza consiste "nell'obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti”

Il periodo di autosorveglianza dura dieci giorni dalla data dell'ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Sars-CoV-2

In caso di comparsa di sintomi durante il periodo di autosorveglianza, si dovrà immediatamente effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-CoV-2, anche presso centri privati a ciò abilitati

Se ancora sintomatici, si dovrà effettuare un altro test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione di Sars-CoV-2, anche presso centri privati a ciò abilitati, al quinto giorno successivo alla data dell'ultimo contatto

Gli operatori sanitari devono eseguire un test antigenico o molecolare su base giornaliera fino al quinto giorno dall'ultimo contatto con un soggetto contagiato