L'analisi degli 007 Italiani: la Russia vuole dominare spazio ex-sovietico
Le mire di Mosca, ma anche i timori legati alle forniture di gas all'Italia e il rischio di cyber attacchi al nostro Paese: sono questi i temi chiave contenuti nella relazione annuale dell'intelligence al Parlamento
La Russia che vuole dominare lo spazio ex-sovietico, ma anche il rischio di cyber attacchi e i timori legati al gas. Questi i temi chiave della relazione annuale dell'intelligence al Parlamento pubblicata il 28 febbraio 2022
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"Nello spazio post-sovietico si è accresciuto lo sforzo di Mosca di riaffermare la propria primazia sull'area. Per il Cremlino, le Repubbliche ex sovietiche sono, infatti, considerate come il perimetro minimo di sicurezza atto a garantire profondità strategica all'azione esterna di Mosca e alla sua volontà di essere riconosciuta fra le grandi potenze mondiali”, rileva la relazione. Viene poi definita "centrale" in questa strategia proprio la crisi ucraina
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Inoltre, per l’intelligence le bozze di trattato sulle garanzie di sicurezza con gli Usa e la Nato, divulgate dal Cremlino nel dicembre scorso, vanno lette come il "potenziale innesco di un negoziato su una nuova architettura securitaria europea"
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Poi un passaggio anche sulla strutturale ed elevata dipendenza dell'Italia dalle importazioni di gas, superiore al 95%: questo “è un elemento di criticità per la sicurezza dell'approvvigionamento nazionale, che è però garantito da un'ampia e diversificata capacità di importazione e da una dotazione di infrastrutture di stoccaggio in grado di compensare la stagionalità della domanda, nonché eventuali problemi di funzionamento di un gasdotto o di un terminale di rigassificazione"
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Il sistema infrastrutturale italiano, si legge, è in grado così di "soddisfare, grazie alla ridondanza, livelli di domanda molto elevati anche in caso di interruzione della principale infrastruttura di importazione, ossia del gasdotto che trasporta i flussi in arrivo dalla Russia fino al punto di ingresso di Tarvisio e che, nel 2021, ha veicolato il 38% del fabbisogno nazionale"
Mentre sui cyber-attacchi, gli 007 sottolineano che sono in forte crescita nel 2021 quelli condotti contro obiettivi italiani da "attori di matrice statuale", passati dal 5% al 23% del totale
Sono stati osservati tentativi "di sfruttare le vulnerabilità presenti nei principali sistemi di connessione remota - ampiamente utilizzati nel corso dell'emergenza sanitaria per finalità di telelavoro - nel tentativo di guadagnare, attraverso la diffusione di malware, l'accesso a risorse informatiche di aziende e organizzazioni"
Forte calo, invece (dal 71% al 23%) degli attacchi dei cosiddetti 'hacktivisti' come Anonymous. Raddoppiano poi le azioni di matrice non identificabile: dal 20% al 40%
Per gli 007 inoltre, l'Italia è sempre all'attenzione della galassia mediatica jihadista con la riproposizione in chiave minatoria di "simboli nazionali, come la bandiera italiana e il Colosseo, nonché di immagini di luoghi o personaggi simbolo della cristianità, quali Piazza S. Pietro e il Pontefice"
L'attenzione dell'intelligence continua a focalizzarsi anche sul rischio rappresentato dai foreign fighters: la lista consolidata si attesta su 200 persone, di cui 56 morti. Potrebbero rientrare in territorio italiano, sia pure in stato di arresto o sotto falso nome, sfruttando anche circuiti criminali dediti all'immigrazione clandestina. I provvedimenti di espulsione sono stati 59 nel 2021. Monitorati anche i fenomeni della radicalizzazione nelle carceri e sul web