Le forze dell’ordine subito intervenute per interrompere i festeggiamenti di Capodanno e i conseguenti assembramenti, sono ancora sul posto per disperdere i partecipanti che non sembrano intenzionati a sgomberare
Sono arrivati da tutta Italia ieri sera intorno alle 21, rispondendo in circa 500 alla “chiamata” via internet. L’appuntamento per il rave party era fissato sull'Alpe di Poti, la montagna a circa 12 chilometri da Arezzo, in una zona isolata e difficile da raggiungere. Le forze dell’ordine subito intervenute per interrompere i festeggiamenti di Capodanno e i conseguenti assembramenti, sono ancora sul posto per disperdere i partecipanti che non sembrano intenzionati a sgomberare. La situazione al momento è ancora in stallo.
Le operazioni delle forze dell'ordine
Il luogo scelto per la festa è un vecchio casolare vicino all'ex fabbrica di acque Fontemura, in un’area priva di abitazioni, circondata da boschi e raggiungibile solo attraverso strade strette e in parte sterrate. Non sono mancati momenti di tensione con le forze dell'ordine che hanno eseguito nella notte anche posti di blocco per fermare il flusso di auto, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni dagli abitanti della zona, insospettiti da quell’eccessivo via vai di camper e automobili. A complicare le cose anche una fitta nebbia che gravava su tutta la zona.