
Regioni in pressing per azzerare la quarantena per i vaccinati. Attesa decisione del Cts
Il Comitato tecnico scientifico è stato convocato dal governo per il 29 dicembre. I governatori intanto avanzano le loro richieste: azzeramento della quarantena ma obbligo di Ffp2 e autosorveglianza per le persone che hanno copertura vaccinale completa, booster compreso, e un tempo di 5 giorni per chi ha già ricevute due dosi

Negli ultimi giorni, i casi di Covid in Italia sono notevolmente aumentati, così come i connazionali in isolamento non solo perché malati, ma anche perché contatti stretti di positivi. Al momento, le regole prevedono che, dopo un contatto a rischio con una persona affetta da coronavirus, serva un isolamento di 7 giorni per gli immunizzati e di 10 per i non vaccinati. Al termine del periodo stabilito, occorre in entrambi i casi un tampone rapido o molecolare negativo. Ma le regole potrebbero presto cambiare
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Il governo ha convocato per il 29 dicembre il Comitato tecnico-scientifico che dovrà pronunciarsi sulle regole della quarantena, dopo i solleciti arrivati dalle Regioni e da alcuni componenti della maggioranza
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Dai governatori arriverà inoltre un documento indirizzato allo stesso Cts, che contiene una serie di richieste sulla gestione dell'autoisolamento: azzeramento della quarantena ma obbligo di Ffp2 e autosorveglianza per le persone che hanno copertura vaccinale completa, booster compreso, e un tempo di 5 giorni per chi ha già ricevute due dosi
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Modifiche che, spiegano, sono necessarie alla luce di uno stravolgimento del sistema di contact tracing, 'saltato' in diversi territori. In campo ci sono diverse ipotesi e un punto di caduta potrebbe essere quello di ridurre la quarantena da 7 a 5 giorni per chi è vaccinato con terza dose. È certo invece che resterà di 10 giorni il periodo di isolamento obbligatorio per i non vaccinati
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Allo studio anche la possibile revisione dei criteri di definizione del "contatto stretto", che espone ad un "alto rischio", e della definizione di "basso rischio" contenuti nella circolare del ministero dell'agosto scorso

Al momento, infatti, il sistema della quarantena si basa proprio sulla differenza tra contatti stretti e non. Si rientra nei contatti stretti quando si convive con il soggetto risultato positivo, quando si ha avuto un contatto fisico diretto con questo (basta una stretta di mano), quando si è venuti a contatto con le sue secrezioni (ad esempio toccando un suo fazzoletto a mani nude), o quando si è stati nelle sue vicinanze a distanza inferiore di 2 metri e per almeno 15 minuti

Contatto stretto è anche chi è stato nello stesso ambiente di un caso Covid senza dispositivi di protezione idonei e chi ha viaggiato su un qualsiasi mezzo di trasporto a distanza non superiore a due posti dalla persona con coronavirus. Così anche gli operatori sanitari che hanno fornito assistenza a positivi, il personale di laboratorio che ha manipolato i campioni di un caso Covid senza dispositivi di protezione (o con dispositivi non idonei) e tutto il personale del trasporto pubblico che ha lavorato nella sezione di viaggio dove si trovava la persona positiva

I contatti stretti di un caso confermato di Covid devono allertare il proprio medico, che avviserà o fornirà tutte le indicazioni per contattare il Dipartimento di prevenzione della Asl o Ats competente per territorio, che disporrà la quarantena e la sorveglianza

Chi è vaccinato con ciclo completo contro il Covid da almeno 14 giorni e risulta essere un contatto stretto di un positivo deve rimanere in quarantena per 7 giorni dalla data del contatto. In seguito, deve sottoporsi a tampone - antigenico o molecolare - e in caso di esito negativo cadono i limiti alla sua vita sociale e ai suoi spostamenti. Il periodo di quarantena per i contatti stretti di un positivo sale a 10 giorni nei casi di persone che non sono immunizzate

Un contatto a basso rischio, invece, è chi ha avuto un incontro faccia a faccia con un soggetto positivo, se a distanza inferiore a due metri e per meno di 15 minuti, e chi è stato in un ambiente chiuso o ha viaggiato con un caso Covid per meno di 15 minuti

Non è prevista quarantena per i contatti a basso rischio di un soggetto Covid che siano ansintomatici

Un'altra riflessione potrebbe arrivare su eventuali deroghe o riduzioni dei giorni di quarantena per quegli operatori sanitari venuti a contatto, fuori dal proprio ambito lavorativo, con persone positive: un provvedimento di questo tipo punterebbe ad evitare eventuali carenze di personale sanitario dovuto all'isolamento obbligatorio