Covid, Costa: “Per chi ha il booster si può prevedere la quarantena inferiore ai 7 giorni”
CronacaIl sottosegretario alla Salute in un’intervista al Corriere della Sera: “Non saremmo credibili nell'invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che dà una maggiore protezione. Protegge dalla variante Omicron e, anche se i contagi aumentano, le conseguenze sono meno gravi”. Sull'obbligo di mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici: “Serve un prezzo calmierato”. Sul vaccino Novavax: “Risponde positivamente al virus. Per gennaio arriveranno oltre 3 milioni di dosi”
"Il 78% dei cittadini è vaccinato con due dosi, il 10% circa non ne ha avuta alcuna, il 30 ha già avuto la terza dose di richiamo. Una differenziazione a questo punto va fatta: per chi ha il booster si può prevedere una quarantena inferiore ai sette giorni”. A dirlo è il sottosegretario alla Salute Andrea Costa che, in un’intervista al Corriere della Sera, fa chiarezza sul tema dei tempi della quarantena a proposito del quale si riunirà domani il Cts: “Per chi non è vaccinato la quarantena è di 10 giorni. Per chi ha già fatto due dosi è di 7. Non saremmo credibili nell'invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione” (COVID: AGGIORNAMENTI - SPECIALE).
“I dati vanno letti bene, facciamo molti più tamponi”
“Le evidenze scientifiche - prosegue Costa - ci dicono che il booster protegge dalla variante Omicron e, anche se i contagi aumentano, le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia”. “I dati vanno letti bene - dice il sottosegretario - Occorre fare una distinzione tra contagiati e ricoverati. È chiaro che l'incremento importante dei contagi dipende anche dal fatto che facciamo molti più tamponi rispetto allo scorso anno”. Poi sull'efficacia dei test antigenici con Omicron osserva: “Se non rilevassero la positività non si spiegherebbe l'innalzamento dei contagi. I falsi negativi sono stimati a circa il 30%. Ma la percentuale di errore c'è sempre stata”. E aggiunge: “Sull'obbligo di mascherine Ffp2 sui mezzi pubblici e del loro costo, credo sia un tema da affrontare. Come per i tamponi, serve un prezzo calmierato. Anche perché le deve usare anche chi è vaccinato”.
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“In arrivo 3 milioni di dosi di Novavax”
Costa parla anche del vaccino Novavax: “È un vaccino ispirato a principi diversi. Risponde positivamente al virus. Per gennaio arriveranno oltre 3 milioni di dosi. Su protezione e durata la pandemia ci ha insegnato che fare previsioni è complicato. La pandemia è dinamica e gli scienziati hanno adeguato le indicazioni in base alle nuove evidenze scientifiche emerse”. “Ecco perché - conclude - la necessità di passare da due a tre dosi e poi al richiamo da 6 a 4 mesi. Rispetto all'anno scorso abbiamo i vaccini. E quindi la curva di ricoveri, terapie intensive e decessi è molto più bassa. Non dobbiamo mancare l'obiettivo di vaccinare il 70% dei cittadini dei Paesi più poveri, che sono anche quelli popolosi. In un mondo globalizzato non si può pensare che le varianti non ci tornino indietro".