Covid, Speranza: “Governo prudente sull'obbligo vaccinale agli studenti”

Cronaca
©Ansa

Il ministro della Salute spiega che “oltre 52mila bimbi tra 5 e 11 anni hanno fatto la prima dose, tra cui i miei figli”. Sulle prossime mosse per arginare la variante Omicron: “Faremo riflessione su congruità misure. Tenere altissima la guardia”. Poi aggiunge: “Esecutivo preoccupato ma nessuna decisione assunta”

“Sull'obbligo vaccinale agli studenti il governo è stato più prudente perché c'è un diritto essenziale che è quello all’istruzione”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, parlando a “Che tempo che fa”. “Ho letto la richiesta dei sindaci che merita di essere approfondita ma lo sforzo del governo è trovare condizioni per tutelare il più possibile la scuola”, ha aggiunto. Il ministro ha fatto il punto anche sulla vaccinazione ai più piccoli: “Oltre 52mila bimbi tra 5-11 anni hanno già fatto la prima dose e dentro questa cifra ci sono anche i miei due figli. Ringrazio l'Ssn perché hanno trovato un clima accogliente e di festa. Invito i genitori a parlare con i pediatri, questa materia non lasciamola ai social o agli studi tv ma fidiamoci dei nostri medici" (COVID: AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE).

Speranza: “Faremo riflessione su congruità misure”

"È sicuramente vero che c'è una situazione non semplice a livello italiano e europeo e i numero sono in crescita e tale crescita rischia di mettere in crisi le strutture sanitarie”, ha proseguito Speranza. “Valuteremo la congruità delle misure facendo una riflessione con i nostri scienziati”. Secondo il ministro, "bisogna tenere altissimo il livello attenzione e chiediamo uno sforzo in più ai cittadini nel rispettare le misure, dalle mascherine all'evitare gli assembramenti. Chiedo con forza di fare il possibile, abbiamo bisogno dello sforzo di tutti. E chiediamo uno sforzo sulle vaccinazioni, il mio invito è prenotarsi per la terza dose".

leggi anche

Covid, Rasi: "Zona arancione? Ci stiamo avvicinando"

“Governo preoccupato ma nessuna decisione assunta”

Speranza ha poi detto che "oggi l'Italia ha un vantaggio perché la variante Omicron è meno diffusa. È chiaro che diventerà prevalente in tutta la Ue ma avere un vantaggio è importante perché al ritmo delle nostre vaccinazioni significa fare 5 milioni di richiami in 10 giorni e possiamo guadagnare dei giorni e avere uno scudo più forte”. Ha concluso dicendo: "Nessuna decisione è stata assunta, ci sarà flash survey domani e solo giovedì sulla base dei dati faremo la nostra valutazione. C'è un elemento di preoccupazione da parte del governo, ci stiamo confrontando e valuteremo le soluzioni possibili. Oggi l'Italia è il Paese in Ue che ha l'obbligo vaccinale più esteso per varie categorie. Dopo di che verificheremo i dati epidemiologici e anche la portata della variante Omicron. Le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate rispetto alla situazione".

vedi anche

Covid, salgono terapie intensive e ricoveri. Tasso positività al 4,3%

Cronaca: i più letti