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Sicilia, esplosione e crollo di una palazzina a Ravanusa: 2 morti e 7 dispersi

Cronaca
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L’edificio di 4 piani è collassato e i vigili del fuoco, dopo aver domato le fiamme, hanno iniziato la ricerca di persone sotto le macerie. La causa sarebbe lo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino. Sarebbero 12 le persone di cui non si hanno notizie, fra cui tre bambini e una donna incinta. Il sindaco: "Chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. È un disastro"

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Potrebbe essere lo scoppio di un tubo del metanodotto cittadino la causa dell'esplosione che ha causato il crollo di una palazzina di via Trilussa a Ravanusa, in provincia di Agrigento (FOTO). I vigili del fuoco, dopo aver spento le fiamme che hanno coinvolto almeno altri tre edifici, hanno iniziato a cercare persone rimaste sotto le macerie. Un primo bilancio parla di 12 dispersi, fra cui tre bambini e una donna incinta con il marito. Il sindaco, Carmelo D'Angelo, ha lanciato un appello: "Chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. È un disastro".

Sacche di gas bloccano i soccorsi

La Protezione civile regionale spiega che le fiamme, sprigionate dopo l'esplosione, sono state spente ma "sacche di gas della rete cittadina impediscono l'accesso in sicurezza sulle macerie". Numerose squadre di volontari della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e della Croce Rossa, provenienti da diversi comuni dell'Agrigentino, sono arrivate a Ravanusa. In particolare, finora, hanno raccolto l'appello lanciato dal sindaco D'Angelo i primi cittadini di Licata, Palma di Montechiaro e Naro.

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L'esplosione e le macerie

L'esplosione è avvenuta intorno alle 20.30. Le persone sono scese in strada e tramite passaparola hanno capito dove fosse avvenuto lo scoppio. Gli allarmi delle auto e di alcune abitazioni hanno cominciato a suonare. La zona dell'esplosione, dove si sono recate decine di persone che non riescono a rintracciare i parenti che vivono negli stabili, è piena di fumo, macerie e gente impaurita che vaga tra la polvere. Calcinacci, pezzi d'infisso, mobili, porte sono stati scagliati a decine di metri dal luogo dell'esplosione. L'energia elettrica è stata tolta in tutta la zona dove sono affluite centinaia di persone.