Secondo il monitoraggio settimanale della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall'Istituto superiore di sanità, nessun territorio sale di fascia di rischio. Ma il Friuli-Venezia Giulia ha scampato per poco la zona gialla e molto probabilmente ci finirà dal 29 novembre, come ha affermato anche il vicepresidente Riccardi: "Le soglie sono superate". Ecco tutti i dati
L’Italia sarà tutta in bianco per almeno un’altra settimana. A certificarlo è il monitoraggio settimanale della Cabina di regia, i cui dati sono comunicati dall'Istituto superiore di sanità. Ma tra le Regioni c’è chi ha evitato per poco la zona gialla
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Secondo il monitoraggio, questa settimana tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato. Una sola Regione, il Friuli-Venezia Giulia, è ad alta probabilità di progressione a rischio elevato
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Si passa da zona bianca a zona gialla quando l'incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 50 ogni 100.000 abitanti; il tasso di occupazione dei posti letto in area medica è superiore al 15%; il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è superiore al 10%
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In totale, salgono a 18 - contro le 17 della scorsa settimana - le Regioni e Province autonome che registrano un'incidenza di casi di Covid-19 superiore alla soglia di allerta di 50 per 100mila abitanti, a partire dalla quale diventa difficile riuscire ad eseguire il tracciamento dei casi
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Il Friuli-Venezia Giulia e la Provincia autonoma di Bolzano registrano questa settimana i valori massimi di incidenza di casi Covid: il valore è pari a 406 per 100mila abitanti a Bolzano e a 289,3 in Friuli
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I due territori registrano anche i valori più alti per l'occupazione delle terapie intensive e dei reparti di area medica: il Friuli ha un tasso di occupazione del 13,1% per le intensive (sopra la soglia massima del 10%) e del 14,8% per l'area medica (vicino alla soglia massima del 15%)
Il Friuli quindi eviterà la zona gialla la prossima settimana, “ma quella dopo sarebbe in zona gialla a meno di un drastico calo delle ospedalizzazioni", ha detto il governatore del Fvg e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga
"La zona gialla c'è già. I numeri non sono un'opinione. Bisogna capire qual è la tendenza", ha detto il vicegovernatore della Regione Fvg, con delega alla Sanità, Riccardo Riccardi. “Ormai le soglie sono superate, quindi credo che dal 29 novembre il Friuli-Venezia Giulia passerà in zona gialla”, ha affermato Riccardi a Sky TG24
A quanto si apprende, il Friuli Venezia Giulia ha evitato la zona gialla per tre ricoveri. Alla richiesta di un commento, Riccardi ha risposto: "Non possiamo interpretare le conseguenze alle regole, ci sono delle regole e queste applichiamo e basta"
Bolzano invece registra rispettivamente un tasso sopra soglia dell'11,3% per le intensive e del 14,2% per l'area medica, percentuale di occupazione dei posti letto molto vicina al limite
Oltre a Friuli Venezia Giulia e Bolzano, si registrano valori sopra la soglia di incidenza in Valle d'Aosta (174), Veneto (166), Lazio (113), Marche (112,599, Emilia-Romagna (111,7), Trento (102,8), Campania (100), Liguria (99,6), Abruzzo (96), Lombardia (88,7), Piemonte (74,7), Toscana (71), Sicilia (67,8), Calabria (64,4), Umbria (61,6)
Le uniche sotto la soglia d’incidenza dei 50 casi per 100 mila abitanti sono Basilicata (36,7), Molise (54), Puglia (40) e Sardegna (40,8)
Tra le Regioni a rischio, anche le Marche registrano un tasso di occupazione delle terapie intensive sopra la soglia di allerta del 10%, attestandosi al 10,5%, mentre i posti letto occupati in area medica sono al 6,6%